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Lazio, Giordano: “Immobile o Ibra? Vi dico quello che penso. E sullo scudetto…”

redazionecittaceleste

L'ex centravanti della Lazio, Bruno Giordano, ha parlato dei grandi attaccanti della Serie A provando a trovare le differenze tra Ciro e Zlatan

ROMA - L'ex calciatore della Lazio, ed ora opinionista sia in radio che in televisione, Bruno Giordano, è tornato a dire la sua sul campionato e lo ha fatto ai microfoni di TMW Radio: "Ci sono stati pochi giocatori, negli ultimi trent'anni, che sono riusciti a vincere sia il campionato che la classifica marcatori. Tuttavia questa stagione è talmente anonima che potrebbe regalare qualche sorpresa". 

SUI BOMBER - Erano diverse stagioni che in Serie A non si vedevano dei giocatori di tale caratura. Basti pensare al fatto che i top club del campionato, come le compagini del nord o la Lazio, possano sfoggiare in attacco calciatori come Romelu, Lukaku, Cristiano Ronaldo, Zlatan Ibrahimovic oppure il fresco vincitore della Scarpa d'Oro Ciro Immobile. L'ex centravanti Bruno Giordano, ha provato a paragonare lo svedese e King Ciro. Ecco il suo punto di vista: "Sono quasi sempre loro due a fare i goal per le loro squadre. Il merito è di Ibra se i rossoneri sono al vertice. Li ha trascinati lui. Poi, quando non ha potuto giocare, sono andati avanti da soli. Oggi lo svedese è una sicurezza in più per i suoi compagni. La Lazio invece, nove volte su dieci vince per merito di un goal segnato da Ciro".

SULLO SCUDETTO - Ormai è risaputo: quest'anno la stagione è talmente imprevedibile, che può veramente succedere di tutto. Anche se i rossoneri di Stefano Pioli sono primi con merito e da un bel po' di giornate, devono badare bene alla risalita delle altre pretendenti. Andrea Pirlo e Antonio Conte vorranno essere altrettanto protagonisti: "La Juventus di Allegri era superiore visto che aveva dei giocatori, ancora in bianconero, che all'epoca erano all'apice della propria carriera. Ciononostante, non saprei se la Juve di Pirlo sia meglio di quella di Sarri. L'ex allenatore del Napoli a Torino chiuse un ciclo. I nerazzurri invece, hanno solo aggiunto valore alla loro rosa. Restano tra i più competitivi".