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Bruno Giordano
Bruno Giordano vede nascere una nuova Lazio. Lo storico bomber biancoceleste ha concesso un'intervista al Corriere Della Sera. Tanti i temi trattati, dall'addio di Tare, passando per gli obiettivi in entrata della squadra biancoceleste.
Con Lotito mai la Lazio è riuscita a qualificarsi due volte di fila alla massima competizione europea: con Sarri si cerca la svolta
"Prima, con Tare, c’era un accentratore che faceva tutto da solo, ora c’è l’allenatore che dice la sua, il presidente che mi sembra più vigile e presente, Fabiani è attivo e gli uomini di fiducia di Lotito che aiutano. Ovviamente si collabora anche con i procuratori, ma mi sembra che ci sia un’impostazione diversa. Tare faceva praticamente tutto da solo, raramente ascoltava gli allenatori. Ora credo che Sarri abbia più potere rispetto a chi lo ha preceduto".
Cosa serve alla Lazio?
"Un attaccante che si giochi il posto con Immobile. Inoltre bisognerà capire chi verrà ceduto. Se partirà Milinkovic bisognerà sostituirlo con un giocatore adeguato. Direi che in mezzo servono due innesti, più i sostituti di chi verrà ceduto. Va allungata la rosa, ma aggiungendo qualità".
L’anno scorso, d’altronde, la Lazio è stata la squadra che ha utilizzato meno giocatori...
"Sì, ma quella è anche una scelta di Sarri. Lui cerca di lavorare sempre con gli stessi calciatori. Pure De Laurentiis, a Napoli, gli imputava il fatto di non sfruttare del tutto la rosa a sua disposizione. Ed era lunga e di qualità. È sempre stata la sua modalità di lavoro".
Che tipo di attaccante prenderebbe?
"Non credo servano giocatori come possono essere Caputo o Bonazzoli, cioè attaccanti che solo sporadicamente sostituiscano Immobile, ma qualcuno che col tempo possa ereditarne la titolarità. A me piacerebbe Marcos Leonardo del Santos. È giovane, ha tecnica e porterebbe imprevedibilità. Non è economico, ma credo che sarebbe un investimento e non una spesa".
Crede che Immobile abbia cominciato la fase calante?
"Ciro ha 33 anni ma oggi le carriere sono più lunghe. Sa come gestirsi. La Lazio però sta in Champions, Immobile non può giocarle tutte e quando non ci sarà non si può correre il rischio di scendere di livello. Nelle ultime due stagioni non c’era un’alternativa vera, non si può continuare così. Alla lunga sono rischi che si pagano".
Il primo nome fatto da Sarri a Lotito è quello di Berardi: le piace?
"Sarebbe un colpo eccezionale. Se dovesse arrivare, la Lazio farebbe un grande salto di qualità. Sarri a quel punto avrebbe tutti esterni bravi e con caratteristiche diverse. Preso un giocatore di quel calibro si divertirebbe molto ad alternarlo con gli altri a sua disposizione. Glielo auguro e lo auguro alla Lazio, ma bisogna sbrigarsi, perché i giocatori migliori non restano a lungo sul mercato”
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