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Lazio, Giannichedda: “Guendouzi deve giocare anche con una gamba sola. Baroni…”

Giuliano Giannichedda
Le parole di Giuliano Giannichedda intervenuto a Quelli della Libertà in onda ogni sera dalle 18:30 alle 20 su Cittaceleste TV e Radiosei
Edoardo Pettinelli Redattore 

È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e Radiosei, l'ex calciatore della Lazio Giuliano Giannichedda. Il centrocampista si è concentrato sulla gara tra i biancocelesti e la Juventus.

"Sarà Motta a vedere quale sarà la soluzione migliore, al netto degli infortunati. Guendouzi? Deve giocare anche con una gamba sola. Io ho giocato in maniera peggiore, tutti i giocatori in quel ruolo non stanno mai al 100%. I dolori sono all'ordine del giorno. C'è la possibilità di gestire queste cose a livello di medici. Poi certo se l'infortunio è grave no. Il modo per giocare c'è. Guendouzi ora è irrinunciabile. Guendouzi o Rovella? Secondo me è una coppia che si completa, il binomio che ha trovato Baroni da ottimo allenatore che sta dimostrando di essere. Sono due che sanno fare tutto, uno è la forza dell'altro. Guendouzi ha più personalità, è lui che guida Rovella. Se fosse stato un problema muscolare ti dico sarebbe stato un rischio farlo giocare, problemi di pestoni, botte, dipende dall'entità ma non si rinuncia a un big match. La formazione della Lazio credo sarà la migliore. Ciò che ci si sorprende è che Baroni ha una formazione europea, con questo 4-2-3-1 mascherato.

Dia sta facendo prestazioni a livelle di non possesso incredibili. Lo stile della Lazio piace, domani però si gioca contro la Juve e per questo servirà l'applicazione difensiva di tutti. I duelli decisivi? Sicuramente dalla parte di Zaccagni in coppia con Tavares, e come Romagnoli e Gila argineranno Vlahovic che, se deficita a livello di gioco, quando è rivolto verso la porta può essere molto pericoloso. Secondo me Dia sta interpretando il ruolo in maniera eccelsa, ma va spesa una parola anche per Castellanos, sempre il primo a pressare il portatore, corre dietro tutti i difensori. Invertire? Dia il ruolo del Taty lo può fare, Castellanos credo possa perdere di incisività se messo dietro. Zaccagni sul binario di sinistra ha giocato sempre bene, in ottica Spalletti giocando come vuole Baroni può imparare a giocare venendo più dentro il campo, questo per agevolare anche Tavares lasciandogli spazio. Serve però lavorarci.

I nuovi? Un po' di tempo gli va dato, soprattutto a chi viene da un altro campionato. In una squadra rodata, entrare in un meccanismo che funziona diventa difficile. Non è un problema di chi non gioca, vanno esaltati chi gioca perché stanno facendo estremamente bene. Una squadra per il campionato e una per l'Europa? E' una buona cosa ma quando si alzerà l'asticella serviranno i giocatori migliori, per ora va bene, fa bene ora Baroni a tenere alta l'attenzione di tutti. Ma rischi poi di fermarti in un percorso bello. Un bel percorso in Europa League? Sono esperienza positive, e per farle devi cercare di arrivare più in fondo possibile. La nuove coppe europee? Secondo me sono troppe partite e troppe squadre che fanno Champions o Europa. Puoi avere sì qualche passo falso in più però non so. Vediamo, sicuramente però è più divertente.

Dare più fiducia o visibilità ai giovani italiani? Bisogna avere coraggio, noi consideriamo un giovane a 20/21 anni ma non è vero, lo sono a 17/18. In Europa gli fanno fare esperienza, riuscendo anche ad andare in Nazionale. Le squadre B? O le fanno tutte o è inutile. Un conto è fare la Primavera, un conto giocare in piazze importanti".