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La Lazio protesta con Manganiello
Il cartellino giallo estratto da Manganiello nei confronti di Milinkovic è un errore che costa caro alla Lazio. Il provvedimento disciplinare condanna Milinkovic a scontare la squalifica nel derby di Roma. Un intervento che rivisto non lascia spazio alle interpretazioni. Il serbo era in possesso di palla, non sussistono le condizioni per quello che in gergo si chiama 'step on foot'. La decisione del fischietto di Pinerolo impatta così nella prossima stracittadina romana, costringendo Sarri a fare a meno del Sergente e - forse - di Ciro Immobile. Il bomber biancoceleste proverà a stringere i denti ma resta l'arrabbiatura per quello che nei pensieri della Lazio è un torto subito. A testimoniarlo sono i retroscena all'interno del tunnel dell'Olimpico dopo il fischio finale che raccontano di una dirigenza biancoceleste su tutte le furie.
Una decisione che, come nell'episodio del rigore non fischiato a Lazzari in Lazio-Napoli, impatta in maniera netta sulla stagione dei capitolini. Giusto però riportare che già da inizio stagione le parole di Sarri nei confronti dell'operato dell'AIA (Associazione Italina Arbitri) lasciavano intendere un impatto di questo tipo in un futuro molto prossimo. Il tecnico biancoceleste lamentava il rapporto tra i falli fatti e i cartellini gialli ricevuti. Una situazione che ha poi condizionato la questione relativa alla diffida di Milinkovic.
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