- Lazio News
- Calciomercato
- Rassegna Stampa
- Serie A News
- Pagelle
- Primo Piano
- Video
- Social
- Redazione
news
Gian Michele Gentile
L'avvocato Gian Michele Gentile è intervenuto, per una rettifica su quanto detto lo scorso 11 ottobre in merito alla sentenza Uefa ai danni della Lazio, durante la trasmissione "Quelli della libertà" in onda tutte le sere dalle ore 18:30 alle 20:00 su Cittaceleste TV e Radiosei.
"Io ho approfondito lo studio dell'associazione che avevamo chiamato FARE, in realtà è un'associazione inglese e che è un'associazione che ha come scopo il contrasto, la denuncia di una serie di comportamenti discriminanti che sono parole, gesti, comportamenti. Tutto ciò che c'è nel panorama della discriminazione. Questa associazione ha un convenzione con la Fifa e con la Uefa, quindi all'occorrenza in queste partite, a noi è la seconda volta che accade (era accaduto in Lazio-Celtic di Europa League, ndr.), entrano in campo, ai bordi delle tribune, autorizzati dalla Fifa o dalla Uefa, e filmano, scattano fotografie, registrano cori. Al termine della gara, fanno un rapporto documentato che mandando alla Uefa.
La Uefa sulle basi di questo rapporto prende le decisioni. Con il Nizza la Uefa ha offerto come prove dei comportamenti contestati il rapporto di questo FARE. Un rapporto costituto da alcune considerazioni e unite a foto. La comunità ebraica non c'entra nulla. Il report dice che ci sono stati cori, saluti romani. Il coro contestato era comunque rivolto verso Lotito. E questo arriva dal rapporto del FARE. Nel rapporto c'è anche scritto che loro non avevano compreso il senso del coro. Questo è stato ovviamente uno dei vari aspetti. Hanno segnalato un coro correlato a un saluto romano (fatto da 20 persone che avevano il palmo rivolto verso il basso). Dobbiamo recuperare credibilità europea".
© RIPRODUZIONE RISERVATA