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Lazio-Genoa, Gilardino: “Sarri un maestro. Loro hanno qualità, Immobile…”

Il tecnico dei rossoblù ha presentato in conferenza stampa la sfida contro i biancocelesti, in programma domani alle ore 20:45 all'Olimpico

La Lazio si prepara ad esordire all'Olimpico nella nuova stagione per riscattare la sconfitta di Lecce. L'appuntamento è fissato per domani alle ore 20:45 per il match contro il Genoa. Alberto Gilardino, tecnico dei rossoblù e artefice del ritorno in Serie A dei liguri, ha presentato la gara in conferenza stampa.

Cosa ti aspetti dalla trasferta di Roma contro la Lazio?

La Lazio non sta a me descriverla. E' una squadra forte, con un allenatore che è un maestro. Tanti punti a loro favore, giocatori di grande qualità. Un attaccante con caratteristiche importanti come Immobile. È una squadra codificata per questo allenatore. Negli anni ha dato solidità al gruppo e dato un'idea ben precisa. Noi ci siamo preparati per fare una gara tosta sapendo delle difficoltà che possiamo incontrare ma anche sapendo dove vogliamo determinare. Ai ragazzi ho chiesto una reazione che dovrà esserci, io per loro mi butterei nel fuoco perché ho grande stima dei miei ragazzi. Mi auguro che loro facciano lo stesso perché c'è la volontà di fare la prestazione. La prestazione passa all'interno della gara da tante sfumature. Noi dovremo essere bravi a comportarci da Genoa”.

Ci possono essere cambi tattici?

Ci sono delle possibilità di modifiche tattiche o dall'inizio o a gara in corso. Malinovskyi e Gudmundsson affiancarli a Retegui sono idee. C'è la volontà di capire quanti minuti nelle gambe ha Ruslan”.

Dopo quanto tempo potremo vedere il vero Genoa?

Mi aspettavo di essere un po' più avanti rispetto a quello che si è detto. Sono arrivati dei giocatori, come Haps che è arrivato oggi. Anche lui, come Messias, è tanto tempo che non gioca per un infortunio. Queste situazioni sono chiare. Io ho un'idea molto lucida e precisa del momento. La Serie A la conosco molto bene, ho sofferto per salvarmi e ho vinto. In questa settimana, a livello numerico, mi aspetto che la società intervenga ma per fare un esempio con Strootman squalificato avevo solo Jagiello in panchina. Non solo alibi ma è la realtà ed è normale che ci aspettiamo tutti che il mercato finisca e più in fretta possibile e credo che anche questa percezione che ho ce l'abbia anche la squadra. Per costruire un'identità di squadra ci vuole un po' di tempo, io ce l'ho chiara. E' fondamentale e determinante per me e per la squadra che ce l'abbia anche la società. Per i miei ragazzi non dormo la notte per trovare soluzioni. Con la Fiorentina ci sono state problematiche e possiamo fare meglio”.

Cosa non ripetere della gara contro la Fiorentina?

Non è facile per nessuno andare sotto così sul 2-0. Non mi è piaciuto il terzo gol, c'è da fare delle valutazioni di attenzione all'interno della gara, di capire i momenti della partita e questo lo devono dare i giocatori più esperti che ho in campo. Voglio che loro si prendano delle responsabilità in campo. Da Martinez, a Bani, Strootman o Retegui a seconda di chi giocherà domani”.

Che Lazio si aspetta?

È una squadra preparata da un maestro e un allenatore che ha tantissimi campionati. A me piace tantissimo e lo seguo. All'inizio ha avuto qualche difficoltà ad entrare nella testa dei ragazzi ma io lo dicevo dal primo anno che la Lazio con lui avrebbe fatto cose straordinarie perché ha un modo di lavorare di alto livello. Noi siamo una neopromossa. L'entusiasmo deve essere determinante per noi, per me e per i ragazzi. Tutto ciò che noi abbiamo fuori, dalla gente, lo dobbiamo assaporare quotidianamente perché vestiamo e andiamo in campo con una maglia importante. Sappiamo la responsabilità che abbiamo in chi ci viene a vedere”.

L'idea di domani, al di là del modulo tattico, è una squadra che sappia muoversi nella partita o gli hai dato un'indicazione precisa?

Giocatori come Malinovskyi è arrivato da una settimana, De Winter da non molto tempo. Noi dobbiamo partire dalle certezze, che deve avere entusiasmo nella gara, deve sapersi sacrificare nella gara. Quando c'è la possibilità dobbiamo giocare, verticalizzare e creare i presupposti per mettere in difficoltà una grande squadra”.

Giocare col mercato aperto.

Non è un alibi, assolutamente perché non li voglio cercare. I ragazzi sono focalizzati sulla partita di domani ma questa è la realtà. E' un periodo non semplice dove i ragazzi si sono dimostrati professionisti ma c'erano anche altri ragazzi che o erano messi fuori rosa o si allenavano con noi in situazioni particolari. Mi auguro che dal primo di settembre si possa dare questa impronta. La volontà c'è sempre stata da luglio, da parte mia e dello staff, ma più ci si avvicina alla fine del mercato, che non se ne può più, sarà più semplice”.

Il primo gol con la Fiorentina ha tagliato le gambe.

Non posso rimproverare nulla ai ragazzi, sulla voglia di correre, sulla percezione che avevano della gara. Ma non ci possiamo mai arrendere nella gara. E' un insegnamento. Le sconfitte fanno parte del percorso e mi auguro sia stata da lezione”.

Un quadro completo dei nuovi arrivati più Vogliacco?

Haps arriva da sette mesi che non ha fatto una partita quindi ci saranno da fare delle valutazioni attente per il futuro. Messias mi auguro di riaverlo dopo la sosta. Vogliacco sta facendo recupero graduale”.

 


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