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Lazio, l’idea degli architetti per il Flaminio: così Lotito vuole renderlo quotidiano

Lazio, Flaminio
Lo studio di architetti fiorentino già protagonista con diversi stadi ha progettato per i biancocelesti uno stadio polifunzionale: i dettagli
Edoardo Pettinelli Redattore 

Dodici giorni fa la Lazio depositava in Campidoglio il dossier del Flaminio. Oggi, mentre si è chiusa la conferenza dei servizi della Roma Nuoto, continuano gli studi delle carte dei biancocelesti per dare il via anche all’iter di valutazione del progetto presentato da Lotito. Un’idea, quella del patron biancoceleste, diametralmente opposta a quella della Roma Nuoto: la Lazio vuole far tornare il Flaminio al suo antico splendore, mirando quasi ad avere due stati in uno. Da un lato quello originale, in cemento armato, dall’altro - sopra, per l’esattezza - la seconda struttura, sospesa e in acciaio, per aggiungere di fatto un anello alla struttura preesistente.

Un’idea, questa, non troppo lontana da quella che ha portato negli anni ad ampliare San Siro. Non a caso, a essersi occupati del progetto Flaminio sono architetti con una importante preparazione in tema stadi. Si tratta infatti di Archea Associati di Firenze, fondata da Marco Casamonti, ordinario di Architettura a Genova. Uno studio che ha già progettato per esempio lo stadio di Tirana, considerato all’unanimità un gioiellino, ma anche la Dacia Arena e il Viola Park a Firenze. Proprio nel capoluogo toscano, studiando l’altro grande stadio costruito da Nervi ossia il Franchi, sono emerse le ipotesi per l’ampliamento del Flaminio.

Non è un caso infatti che Lotito ripeta da tempo la stessa frase: “È come se Nervi stesso progettasse da sé l'ampliamento del Flaminio”. L’idea sarebbe infatti quella di andare a riqualificare e restaurare la struttura preesistente, vittima dell’età e della totale assenza di manutenzione da ormai dodici anni. La copertura, poi, andrebbe da un lato a tutelare i tifosi ma anche la struttura originaria stessa, oltre ovviamente al quartiere, fungendo infatti da elemento di isolamento acustico. Ma non solo.

Nel progetto della Lazio c’è l’obiettivo di fare del Flaminio una struttura che possa essere usata anche nella quotidianità e non solo in occasione delle partite della Lazio. Per farlo, l’idea è quella di creare ristoranti, negozi, palestre, uffici e tutti quegli spazi in grado arricchire la vita del quartiere. Per superare il problema parcheggi, poi, la Lazio ha proposto una Ztl ad hoc per incentivare le persone a raggiungere lo stadio con navette e mezzi pubblici. Le recinzioni, infine, saranno eventualmente strutturate in modo tale da essere aperte nei giorni feriali e chiuse - con accesso solo tramite i tornelli - nei giorni di gara.