Giornata di vigilia in casa Lazio. La squadra biancoceleste sarà infatti impegnata domani (ore 18:00) allo stadio Olimpico per la prima giornata del girone di ritorno. Dopo il trionfo contro i rossoneri di Pioli la Lazio ospita una Fiorentina in crisi ma da non sottovalutare. Fondamentale infatti dare continuità per continuare a lottare per un posto in Champions. Nel primo pomeriggio intanto andrà in scena la rifinitura a Formello per scoprire se Immobile potrà andare almeno in panchina e per valutare le condizioni di Marusic, acciaccato. Intanto, dal centro sportivo biancoceleste, alle ore 14:00 interverrà in conferenza stampa il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri.
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RIVIVI IL LIVE | Sarri: “Gara rischiosa, ma meritiamo fiducia. Immobile…”
Sfatate le tre vittorie consecutive, ora serve la continuità?
“La soluzione è l’equilibrio, nelle sensazioni e come analisi. Non serve eccesso di ottimismo o pessimo. Stando ai trascorsi, è una partita a rischio. Dobbiamo fare il definitivo salto di qualità. Ci manca soltanto la continuità”.
È oroglioso dei progressi di Zaccagni?
“Non so se essere orgoglio io o incazzato lui per non averlo fatto prima. Ho sempre avuto queste sensazioni vedendolo”.
Teme la questione della cilindrata mentale?
“No, ma il fatto che abbiamo speso tante energie nervose e mentali e il rischio che ci sia una sorta di down. È quello che ci ha separato dalla parte altissima della classifica in questo periodo. Il tentativo è sempre quello di risolvere questa problematica, mi sembra sia l’unica cosa che manca a questa squadra”.
Quale sarà la gestione di Immobile?
“La gestione di Immobile ancora non è la mia, in questo momento non ha ancora mai fatto un allenamento completo con la squadra. Lui ha sensazioni positive, i medici s0no cauti. L'ecografia sembra pulita ma spetta ai medici decidere. Lui si vorrebbe mettere a disposizione almeno per qualche minuto, ha fatto una parte di allenamento ieri. Vediamo oggi, poi i medici e il ragazzo decideranno”.
In questi giorni ha visto nella squadra il timore del ripetersi dei blackout?
“Questa squadra si allena sempre con applicazione, quindi difficile fare certe valutazioni a priori. Se si potesse sarebbe tutto facilmente risolvibile. La squadra si allena bene, ieri ho visto ancora sintomi di stanchezza ma di tipo fisico, non mentale. Bisogna essere positivi e dare fiducia a questo gruppo”.
Pensa di cambiare qualcosa domani?
“Abbiamo fatto un allenamento a 48 ore dalla partita. Se è stanchezza fisica non ho preoccupazione, se è mentale ho grosse preoccupazioni. Vediamo le indicazioni che avremo dall’allenamento di oggi, saranno importanti”.
Che partita bisogna aspettarsi?
“All’andata fu vinta largamente a livello di punteggio ma non di prestazione. Non fecero molto meno di noi, anche vedendo le statistiche. Dal punto di vista della prestazione il rossutlati non ci sitava. In questa fase di stagione la Fiorentina sta pagando soltanto il non riuscir a concretizzare le prestazioni. La Fiorentina è tra le prime cinque in tutte le statistiche rilevanti. Hanno numeri importantissimi che non sono riusciti a trasformare in punti, ma sono pericolosissimi in partita singola”.
Si può migliorare anche una prestazione come quella di martedì?
“Sicuramente. Noi dal punto di vista tattico abbiamo fatto un primo tempo nettamente migliore del secondo. Più pronti, più veloci con la palla, sempre compatti. Nel secondo tempo abbiamo fatto più fatica a scivolare, ma il punteggio ha portato il Milan a concederci spazi. Il primo tempo merito nostro, il secondo circostanziale”.
Cancellieri rispetto ai primi mesi alla lazio è migliorata?
“Ha fatto un miracolo. Veniva da pochissimi minuti al Verona, ora ne ha fatti 540 in mezza stagione”.
Come sta Marusic? C’è la possibilità di vedere Hysaj domani?
“Abbastanza bene, ieri ha saltato un piccolo spezzone di allenamento avendo avuto campi nell’ultima partita. Ma è una cosa abbastanza normale. Dovrebbe essere tutto a posto: è in grande condizione fisica e mentale così come Hysaj. Vanno tenuti entrambi in considerazione”.
La Lazio ha spesso vinto senza subire gol. Come spiega il dato che tutte le vittorie siano arrivate senza aver subito gol tranne che con Bologna e Inter?
“È il primo mattone da mettere su in partita. Ci stiamo riuscendo più spesso, ma non va mai data per scontata. È questione di applicazione e spirito di sacrificio, non è mai semplice tenerli per novanta minuti. Con queste componenti possiamo essere solidi, altrimenti diventa difficile. Appena perdiamo queste componenti diventiamo vulnerabili”.
Negli ultimi 5 campionati il quarto posto è arrivato con una media 73,4. La Lazio è a 37. Pensa che 74 bastino ad arrivare tra le prime quattro?
“Le medie lasciano il tempo che trovano. Ho perso un campionato a 91 punti, non è mai successo nella satira della Serie A. La media mi interessa poco. Io penso che la competizione aumenta siucuamente le prestazioni, poi i punteggi dipendono anche da quelli salvezza. Se fanno punti loro si abbassano tutte le soglie, altrimenti si alzeranno. Ogni campionato ha una storia a sé, vedere che medie servono penso sia relativo”.
Si parla poco di un calciatore come Cataldi. Quanto gli manca per arrivare al suo prototipo di regista?
“Gli manca poco, è cresciuto in maniera esponenziale, è forte e importante. Molto meno considerato di quanto meriterebbe perché è un romano cresciuto qui che viene dal vivaio. Se fosse stato pagato 20 milioni avrebbe un’altra valutazione e considerazione mediatica ”.
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