Cittaceleste.it
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Lazio, Fiore: “Ecco perché Inzaghi non cambia modulo. Mi somiglia un romanista”

Fiore analizza il momento delicato in casa Lazio

Le parole dell'ex centrocampista biancoceleste

redazionecittaceleste

ROMA - E' arrivato finalmente il giorno della gara che potrebbe fare da spartiacque alla stagione della Lazio. In caso di vittoria sull'Atalanta, le ambizioni biancocelesti in ottica Champions (e non solo) potrebbero essere rilanciate. Con un risultato diverso anche il percorso che dovrebbe portare alla quarta piazza si complicherebbe in maniera quasi irreparabile. I calciatori capitolini sui social hanno mostrato una voglia e una determinazione degne di un derby, ma fra il dire è il fare c'è di mezzo la Dea di Gasperini, autentico spauracchio della compagine di Inzaghi. Fra le accuse mosse alla compagine guidata dal mister piacentino, l'incapacità di adattarsi ad un modulo diverso dal 3-5-2, immutato da anni. Proprio questo perseverare ostinato renderebbe la Lazio prevedibile.

notizie Lazio: Luis Alberto

Si è espresso sull'argomento un ex calciatore biancoceleste. Stefano Fiore è intervenuto ai microfoni di Rete Oro ipotizzando il motivo di tanta insistenza su un singolo modulo: "Magari Inzaghi non dispone dei giocatori giusti per cambiare spartito. La Lazio ha un undici formidabile, è la sua forza, ma anche la sua debolezza. Quando mancano titolari fondamentali come Luis Alberto, è normale che il gioco e i risultati ne risentano. Al completo i biancocelesti potrebbe competere per qualsiasi obiettivo, probabilmente senza il lockdown lo scorso anno avrebbero vinto lo scudetto. Penso che Simone resterà nella capitale. E' molto legato a questi colori e visti i risultati meriterebbe di rimanere alla Lazio anche nei prossimi anni".

Inevitabile un ricordo sulla sua Lazio: "Il picco lo abbiamo raggiunto con la Coppa Italia vinta. Ho sofferto tanto per la finale di Euro 2000, se solo penso che a 5 secondi dal termine eravamo campioni d'Europa. Il compagno più forte col quale ho giocato è stato Crespo. Dei calciatori di oggi credo che quello che mi assomigli di più per caratteristiche credo sia il romanista Pellegrini".