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Sardo
Niente da fare per la Lazio, che aveva provato a presentare ricorso alla FIFA per il trasferimento di Jacopo Sardo al Saarbrucken. Un gesto prettamente simbolico: la società biancoceleste aveva poche speranze di vittoria: basti pensare alle parole del ds Fabianiappena due settimane fa: “Possiamo farci poco perché le norme FIFA lo consentono. Ma saremo molto vigili, perché sono convinto sia una fuga ponte. Ci saranno altri casi, anche l’Atalanta si trova in queste condizioni e sta facendo ricorsi che penso saranno respinti perché riguardano norme non interne a un paese. Ma ci sono cose che dobbiamo fare non per una vittoria del caso ma per una tutela dell’immagine della società”.
Come per l’Atalanta, quindi, niente da fare per i biancocelesti. Il club tedesco ha dovuto aspettare a tesserare l’ex calciatore della Primavera biancoceleste - ma non prodotto del vivaio, regole alla mano - che infatti è rimasto fuori lista nelle prime due gare di campionato. Come riporta il Corriere della Sera, le osservazioni avanzata da Formello hanno costretto Sardo e il Saarbrucken a “depositare una dichiarazione giurata nella quale si assicurava che Sardo non avesse sottoscritto precedentemente un contratto (da professionista) con la Lazio”.
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