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Lazio-Feyenoord, Sarri: “Dedizione unica della squadra. A Mourinho dico che…”

Michele Cerrotta

Le parole del tecnico biancoceleste direttamente dalla sala stampa dello Stadio Olimpico, al termine della sfida di Champions con il Feyenoord

Vittoria importantissima per la Lazio, che batte il Feyenoord all’Olimpico e riapre ogni discorso qualificazione. I biancocelesti dimostrano di saper soffrire e portano a casa una partita combattuta fino all’ultimo secondo. Al termine del match, per commentare la gara, è intervenuto in conferenza stampa Maurizio Sarri. Queste le sue parole.

Verso la fine del primo tempo la Lazio sembrava in difficoltà. Questa volta è riuscita a reggere, mostrando grande organizzazione difensiva nel secondo tempo.

“Abbiamo trovato una squadra che ha qualità di palleggio non indifferenti. Abbiamo anche deciso noi a un certo punto della gara di non andare a prenderli troppo alti, perché tanto l’utilizzo che hanno loro del portiere li fa giocare sempre in superiorità numerica. Se li prendi nell’area loro riescono comunque a uscire. Gli abbiamo lasciato volutamente un po’ di palleggio, ma abbiamo difeso bene contro una macchina da guerra dal punto di vista realizzativo. Ho un po’ di rammarico perché dalla panchina sembrava che negli ultimi 20-25’ ci lasciassero praterie per fargli male. Ma è una gara contro una squadra forte che ci tiene in lotta per la qualificazione.”.

È soddisfatto della partita di Patric e Lazzari? Guendouzi e Kamada invece devono crescere dal punto di vista tecnico?

“Lazzari ha fatto una buona gara, mi sembra in un periodo in cui sta molto molto bene dal punto di vista mentale e fisico. Quando è lucido così da un bell’apporto anche in fase difensiva. Kamada forse è più pulito dal punto di vista tecnico di Guendouzi, ma lui ha anche un’energia e una vitalità che ci fa comodo. Nel secondo tempo ci ha dato una bella mano. Patric se fosse alto 1.90 sarebbe un giocatore da qualsiasi club. Tecnico e veloce, gli mancano solo dei centimetri per fare il centrale. Ma è molto più maturo in questo momento rispetto al ragazzo che ho conosciuto quando sono arrivato. Ha sicurezze e certezze, è affidabile: un difensore centrale con questi piedi è tanta roba”.

Quanto è soddisfatto del risultato? Immobile stasera già tagliato traguardi importanti.

“Sono contento per il risultato nella manifestazione per club più difficile al mondo. Ce la stiamo lottando, con sette punti in quattro gare, e ce la lotteremo fino alla fine. È una competizione che ci poteva rimbalzare. Ciro sta rispettando il programma fatto, al di là dei gol mi sembra stia crescendo anche nei movimenti. Deve ancora crescere, sono contento dei duecento gol ma spero ne faccia ancora”.

Puoi rincuorare i tifosi su Zaccagni e Luis Alberto?

“Non posso far nulla: la gara è finita da 20 minuti, non ne ho idea. Domani mattina avremo i primi riscontri e avremo le idee più chiare. Siamo usciti con qualche acciaccato, ma fino a domani non saprei dirti le loro condizioni”.

Ieri sei sembrato deluso e amareggiato, forse per qualche commento dei tifosi della Lazio?

“Se stavo dietro a quello che dicevano giornalisti o tifosi sarei rimasto in Eccellenza. Per fortuna sono sempre andato avanti con le mie idee. La squadra non funziona? Fino a un certo punto, visto il calendario. La differenza con lo scorso anno è palpabile, siamo in difficoltà solo per le prime due partite se no saremmo ancora in corsa ovunque. Forse non eravamo pronti per le prime due gare, ma stiamo facendo le partite affrontando squadre contro cui non è semplice vincere. Io non vedo grande differenza nella qualità di gioco, poi se mi dici che a Bologna siamo stati scadenti negli ultimi 30 metri di campo hai ragione. Ma su questo mare mosso è dura per tutti, non è un terreno questo”.

Rispetto alle gare dell’anno scorso con le stesse avversarie la Lazio avrebbe due punti in più e ha segnato più gol. Evidentemente c’è qualche responsabilità di calendario sul cammino. Cosa pensa di ciò che ha detto Mourinho sul fatto che la Lazio è favorita avendo due giorni di riposo in più?

“La Roma si può permettere un’amichevole giovedì, noi abbiamo fatto una guerra campale stasera. Poi, se mi dici se è intelligente mettere il derby di due squadre in Europa in quella settimana allora ti dico che non mi sembra il massimo dell’intelligenza da parte della Lega. Ma forse neanche si rendono conto di cosa sia un derby a Roma. Mi sembra gente estranea al calcio, si poteva fare diversamente. Ma favoriti perché giochiamo prima… loro hanno una classifica che gli permette di tenere fuori tutta la squadra”.

Stasera serviva la sciabola e non il fioretto, la squadra l’ha eseguito anche visto il comportamento di Luis Alberto. Ti è piaciuto lo spirito di sacrificio visto stasera?

“Stasera è stato su livelli elevati, mi è piaciuto questo e il fatto che chi si è alzato dalla panchina era in partita dal punto di vista mentale. Questa squadra è troppo spesso criticata per l’atteggiamento, ma a volte sono caratteristiche. Abbiamo giocatori che possono non dare l’impressione dei guerrieri perché hanno altre caratteristiche, ma abbiamo giocatori che si allenano con una dedizione che in trentadue anni ho visto raramente”.


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