Lazio, Felipe non si ferma: 86esima presenza consecutiva e caccia al gol perduto

Verso Felipe Anderson è sempre stato mosso il pesante capo d'accusa della discontinuità. Il brasiliano, durante la sua prima esperienza in biancoceleste, è stato di certo una pedina poco affidabile (alternando prestazioni da fuoriclasse a attimi di buio difficilmente leggibili o prevedibili). Al suo ritorno, dopo le esperienze in Inghilterra e Portogallo, Pipesi è riscoperto giocatore vicino alla maturità in grado di mantenere alta l'asticella in termini di prestazione (nonostante qualche piccolo neo). Non a caso quella di questa sera sarà la presenza numero 86 consecutiva di Felipe dal suo ritorno alla Lazio e dunque dall'avvento di Sarri sulla panchina biancoceleste.

Il dieci, il sette e ora anche il nove: Felipe Anderson ha indossato tutte le maglie del reparto offensivo biancoceleste. Da nove ora deve ritrovare il gol perduto (manca dallo scorso 24 gennaio) e le partite in arrivo rappresentano un'occasione che non può essere sciupata. Europa e derby: una "doppietta" potenzialmente decisiva per le sorti della Lazio. Rimpiazzare degnamente Immobile è difficile (quasi impossibile) soprattutto in termini numerici ma grazie a Felipe si è riusciti almeno a tamponare l'emorragia che l'assenza di un vice di ruolo comporta. Pipe non lascia nulla al caso, curando i dettagli e allenandosi due volte al giorno per tornare a essere decisivo anche in termini di realizzazione.