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Felipe Anderson
Uno degli uomini più impiegati da Sarri si chiama Felipe Anderson: 85 presenze su 85 dal ritorno in biancoceleste. Alle quali si aggiungono le reti decisive che portano la sua firma. Il falso nueve ormai è un’abitudine per questa Lazio ‘orfana’ (per l’ennesima volta) del suo bomber.
La speranza legata alla qualificazione ai Quarti di finale di Conference League è quasi interamente sulle spalle del numero 7 biancoceleste. Invenzione, rapidità e agganci. Per questa settimana -e fino a che non tornerà Immobile- Felipe dovrà indossare ancora una volta il ‘cappello’ da attaccante. A parte il brasiliano (che dovrebbe essere confermato tra i titolari) contro l’AZ Alkmaar verrà fatta qualche rotazione in vista del derby. L’obiettivo è non snaturare eccessivamente la squadra anche se a conti fatti ci sarà praticamente una seconda linea per reparto. Tutto questo per preservare le forze in ottica derby (Provedel, Romagnoli, Milinkovic e Pedro dalla panchina).
Impossibile ormai fare a meno di Felipe: uno dei titolarissimi di Sarri e che difficilmente viene sostituito a gara in corso. Ma anche lui sta esaurendo le energie e manca al gol dal 24 gennaio scorso (ovvero dal poker all’Olimpico contro il Milan dell’ex Stefano Pioli). Dopo le 4 partite di fila in rete contro l’Empoli, il Sassuolo, Bologna (in Coppa Italia) e Milan, sono diventate le 11 senza il suo nome nel tabellino dei marcatori. Troppe le occasioni sprecate dove il gol sembrava praticamente una formalità. E giovedì dipenderà quasi tutto da lui…
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