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Felipe Anderson e Pedro
Oggi incanta segna e decide i derby vestendo con orgoglio la maglia biancoceleste. Felipe Anderson da quando è tornato nella sua Lazio ha ritrovato la fiducia necessaria per tornare ad essere determinante. Sono passati più di 4 anni dal giorno in cui, costretto a fare le valigie per il poco spazio concesso da Inzaghi, si apprestava a vivere una nuova avventura in Inghilterra. Prima a Londra con il West Ham, poi in prestito al Porto al servizio dell'ex biancoceleste Conceiçao, con il quale però non scatta il giusto feeling. Nel 2021 il suo ritorno a Roma, tra la gioia e la promessa che con questa maglia chiuderà la carriera. È un Felipe Anderson diverso quello ch'è tornato alla Lazio. Meno funambolico, più esperto e navigato, più abile dal punto di vista tattico. Si è riconquistato a piccoli passi la fiducia di tutti e domenica si è tolto la soddisfazione di segnare il suo terzo gol in un derby. La Roma biancoceleste esulta, quella giallorossa incassa il colpo.
Eppure le cose sarebbero potute andare in maniera diametralmente opposta. L'edizione odierna del CorriereDelloSport svela un clamoroso retroscena su Felipe Anderson, un vero e proprio 'sliding doors'. Secondo quanto riportato dal quotidiano romano Aldair propose il calciatore alla Roma, l'anno prima che Pipe scelse di vestire i colori biancocelesti. I giallorossi però non lo presero in considerazione. Era il 2012, dieci anni fa. Aldair lo ricorda con profondo rammarico: "Peccato per la Roma, si vedeva che Felipe era un ragazzo di talento. Non so perché non lo presero in considerazione. Due anni dopo giocò anche nella Nazionale Olimpica. Adesso ha più esperienza, è migliorato. Un bel giocatore". Insomma, un altro duro colpo da digerire dalle parti di Trigoria.
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