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Favalli: “La Lazio la parte più importante della carriera, per sempre tifoso”

redazionecittaceleste

"La Lazio è un pezzo importante della mia vita. Sono stato a Roma 12 anni, sono cresciuto come uomo e come calciatore. Ho vinto tanto, ho indossato la fascia da capitano e vissuto momenti indimenticabili. La mia carriera mi ha portato a vestire anche altre maglie ma sono rimasto tifoso della Lazio.Credo che questo basti a capire cosa rappresentano per me i colori biancocelesti. Sono arrivato giovanissimo dalla Cremonese insieme con Marcolin e Bonomi. Quando affrontammo la Lazio all'Olimpico già sapevo che di lì a breve avrei indossato i colori biancocelesti. Il primo anno raggiungemmo subito l'Europa e poi abbiamo costruito una squadra fortissima".

Avevate la sensazione di essere in una squadra che stava per spiccare il volo?

"Assolutamente sì. Io arrivai l'estate del 1992, il primo anno di Cragnotti come presidente e ogni anno arrivavano giocatori di livello assoluto. Il presidente voleva arrivare al top e ci è riuscito".

Ha giocato con tantissimi campioni. Riesce a dirmi i più forti?

"Per quello che riguarda la difesa la risposta è scontata: Alessandro Nesta. Era di un altro livello. Io l'ho visto crescere ma si capiva fin da subito che era un predestinato. All'inizio veniva utilizzato nel mio ruolo, come terzino sinistro, ma quando poi ha iniziato a muoversi da centrale è esploso".

E in attacco?

"Questa è molto più difficile: ho giocato con Signori, Salas, Vieri, Crespo, Mancini, Boksic e tanti altri. Vieri era fortissimo, ma Beppe (Signori ndr) in quegli anni era davvero imprendibile e segnava da ogni posizione. Diciamo che in attacco mi prendo la possibilità di scegliere una coppia".