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Lazio, fattore Tavares: ora il riposo, al rientro caccia al gol

Edoardo Pettinelli Redattore 
Il portoghese ha avuto un impatto super sulla stagione biancoceleste e dopo gli assist cerca anche la prima rete: ci proverà dopo la sosta

Impossibile fermarlo. Anche nelle partite in cui rende meno, complici i postumi di uno stato influenzale, Nuno Tavares diventa un fattore per la Lazio. Cinque presenze stagionali, cinque assist messi a referto. Un numero straordinario che rende il portoghese il miglior difensore in questo specialità nei top cinque campionati europei e il secondo calciatore in assoluto dietro solo a Saka dell’Arsenal a quota 7. Assist-man ma non solo: tanti i palloni che passano da lui, che a Torino ne aveva toccati più di tutti (67) e a Empoli ne ha toccati 55 pur con un primo tempo giocato prevalentemente a destra. Numeri importanti anche per i dribbling: 11 quelli riusciti, vicino alla vetta della classifica dei difensori in Europa.

Un Tavares così si era visto a Marsiglia nel 3-4-2-1 di Tudor, quando arrivò a segnare sei gol pur senza servire assist. Contando solo le gare di campionato, in 86 presenze nelle ultime cinque stagioni era riuscito a servire gli stessi assist serviti oggi in cinque giornate. Baroni ora lo gestisce, risparmiandogli alcune sedute di allenamento in questa settimana senza Serie A. Tavares ringrazia e sogna l’ultimo passo: il gol, già cercato insistentemente: “Sono veloce, so tirare bene con il destro, ma sono mancino. Posso dribblare, improvvisare” aveva spiegato presentandosi all’Arsenal. “Ho imparato a gestire alti e bassi e questo mi ha reso più forte” la versione raccontata a Formello. I tentativi di andare a rete sono finiti lontani dalla porta o ribattuti per ora, ma con un rendimento così la rete arriverà.