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Lazio, la fascia da capitano e il precedente del 2015: prima grana per Baroni

Zaccagni
Piccoli segnali di tensione all'interno dello spogliatoio biancoceleste dopo l'assegnazione della fascia da capitano: con Pioli nel 2015...
Edoardo Pettinelli Redattore 

Nove anni dopo, la Lazio si ritrova con una fascia di capitano a far tremare lo spogliatoio. Ai tempi di Pioli i protagonisti furono Candreva e Biglia, quest’anno la fascia assegnata a Zaccagni vedeva invece tra i pretendenti Cataldi. I primi accenni del problema si erano notati già ad Auronzo, dove Marusic per primo - ma poi anche altri calciatori - avevano spiegato come per lo spogliatoio fosse proprio il prodotto dello spogliatoio il capitano dopo l’addio di Immobile. Eppure per la società e per Lotito in primis il capitano doveva essere Zaccagni già dai tempi del gol Azzurro, con Immobile ancora in rosa.

Ciro poi è partito e Baroni prima della gara con l’Hansa Rostock ha consegnato la fascia a Zaccagni, spiegando il perché pubblicamente: “È una mia decisione. Ho fatto una riunione e l'ho comunicata alla squadra. Mi interessava avere una rappresentatività anche esterna e l'ho individuata in Zaccagni. Prima di tutto perché è un nazionale e ha sposato il progetto legandosi alla società. E poi è un ragazzo che ha talento e la responsabilità per portare quella fascia in rappresentanza del gruppo. Ne abbiamo parlato e lui deve essere bravo, perché il capitano non deve sbagliare mai negli atteggiamenti. Sono convinto che sia pronto per questo”.

Niente ordine della società, quindi, stando a quanto spiegato dal tecnico biancoceleste. Zaccagni ha accettato, rivendicando con orgoglio il traguardo raggiunto: “Essere capitano è un privilegio, ma significa anche grande responsabilità. Mi impegnerò e darò tutto me stesso a tifosi, squadra e società per onorare questa fascia al massimo. Dopotutto la eredito da un grande Capitano”. Un post social che ha ricevuto il like di Immobile, Milinkovic e Felipe Anderson, ma anche di Provedel, Mandas, Casale, Gila, Patric, Castrovilli, Isaksen, Cancellieri, Vecino, Castellanos, Pedro, Tchaouna, Castrovilli, Saná Fernandes e Ruggeri. Manca però quello di mezzo spogliatoio: un dettaglio, sicuramente, ma anche il sintomo di come parte della squadra avrebbe forse gradito un impossibile passo indietro da parte di Zaccagni. A Rostock Cataldi ha rifiutato i gradi del vice, la prima missione per Baroni sarà ora quello di evitare un altro scenario simile a quello del 2015 e tutto ciò che ha poi comportato.