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Lazio, Fabiani risponde all’agente di Sardo: “Stupidaggini. La verità è che…”

Fabiani
Le parole del direttore sportivo biancoceleste in risposta alle dichiarazioni di Severati, agente dell’ex centrocampista della Primavera
Stefania Palminteri Redattore 

Dopo le parole dell’agente di Sardo, arriva la replica del direttore sportivo della Lazio. Ai microfoni dei canali ufficiali del club Angelo Fabiani risponde alla ricostruzione fatta da Claudio Severati. Queste le sue parole: “Severati ha detto una serie di stupidaggini inenarrabili e offensive che dimostrano un’ostilità nei confronti della Lazio. Le cose non sono come sono state dette. Vorrei ricordare al signor Severati che prima si è messo in società con un noto procuratore pensando potesse avere un ascendente su di me per svincolare il giocatore. Siccome io sto al servizio della Lazio, questo non è avvenuto.

E devo aggiungere che già durante l’anno, con la stagione in corso, il giocatore è stato offerto guarda caso alla Fiorentina, alla Roma e da ultimo al Milan. Ho detto che i laziali non sono figli di di un Dio minore, quindi non ho capito per quale motivo dovremmo dare ai nostri competitor un ragazzo cresciuto all’interno del settore giovanile della Lazio, di cui sappiamo perfettamente se sia destro o sinistro. Noi se cresciamo un giocatore vogliamo portarlo avanti e capire se è un giocatore da prima squadra o meno.

Ma la cosa ancora più singolare che vorrei dire al signor Severati è: ‘Come mai se la Lazio non ha progetti con i giocatori giovani mi porpone egli stesso, alla presenza del responsabile del settore giovanile, di prendere il fratello di Sardo che sta all’Ostia Mare?’. Se la gente ancora non l’ha capito io difendo la società Lazio e questi signori devono imparare a portare rispetto. Detto ciò, auguro al ragazzo le migliori fortune nel mondo del calcio ma oggi la Lazio funziona così: oggi la Lazio deve essere un punto di partenza non di transito. Poi se vogliono con escamotage andare da altre parti facciano pure, non c’è problema. Ma io non espongo la società e i tifosi a figuracce, è finito quel tempo. Devono tutti metterselo bene in testa.

Se c’è qualcosa da chiarire, il signor Severati faccia un contraddittorio con me, anche pubblico. Perché è troppo comodo narrare delle verità inesistenti. Loro sanno benissimo come stanno le cose, ma io non cedo a nulla. La Lazio non è figlia di un Dio minore. La Lazio deve essere competitiva con tutte le altre società e se ha un giocatore importante che non vuole dare alle avversarie per non rinforzarle non lo dà. È rispetto per la Lazio e i laziali. Senza dire dei viaggi Ostia o non Ostia. Gli stessi viaggi sarebbero valsi anche se lo avessi mandato al Milan prendendo il fratello minore dall’Ostia Mare.

Milani è stato premiato con un contratto di tre anni, così come tanti altri ragazzi per bene, insieme a chi li assiste. Io non tollero che ci possa essere qualcuno che entra a Formello, nella Lazio, e vuole dettare le condizioni: le condizioni le detta la Lazio. Ho sempre detto che siamo al servizio della Lazio e non viceversa. Quando ‘trafficavano’ con la Fiorentina e altre società la Lazio ne era all’oscuro. Poi grazie ai buoni rapporti che intrattengo con molte società sono venuto a sapere che lo proponevano a destra e sinistra.

A Sardo avremmo fatto un contratto come fatto a Milani e Ruggeri, come a Floriani e a tanti altri giocatori. Non dicessero stupidaggini e non giocassero con la Lazio, se gli va giocassero con l’altra sponda. Con noi non giocano. Poi se all’avvocato va di fare un contraddittorio alla presenza mia e di altri testimoni vedremo come stanno le cose. Sono menzogne: se il progetto non è valido per uno come può esserlo per il fratello?”.