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Lazio, Mourinho si appiglia alla sua realtà distorta e Fabiani lo rimprovera

Michele Cerrotta

Il direttore sportivo biancoceleste nel post partita ha rimproverato il portoghese dopo le incomprensibili lamentale per il rigore decisivo

Annientato. Sei derby: quattro sconfitte, un pareggio e una sola vittoria. Mourinho, che a fine anno potrebbe lasciare la Roma, rischia di diventare l’uomo derby al contrario per i giallorossi. Zero idee di gioco e una squadra più adatta all’imminente Sei Nazioni di rugby che al calcio già di per sé non spumeggiante della Serie A. Provocazioni a non finire, guidate da Mancini: prima una manata bonaria al volto di Castellanos e poi una gomitata ancora al numero 19 della Lazio. Rimane impunito però il difensore, a cui è permesso tutto: bisogna aspettare il triplice fischio per vedere finalmente Orsato estrarre il rosso al difensore della Roma.

È questo del resto lo stile di Mourinho: quando le idee finiscono, ammesso ci siano mai state, non resta che giocare sulla confusione, sulla provocazione e sulle lamentele. Le stesse che il portoghese ha messo in scena nel pre partita con Fabiani, probabilmente a causa dei fumogeni che i tifosi della Roma lanciavano a quelli della Lazio e viceversa tra Curva Sud e Tribuna Tevere. Le stesse, poi, andate in scena in un surreale post partita in cui ai deliri visionari del portoghese nessuno rispondeva opponendosi, ma piuttosto fomentando una visione distorta di un rigore concesso in modo quasi forzato. L’unico a riprendere Mourinho, rivela il Messaggero, è stato allora proprio il direttore sportivo della LazioAngelo Fabiani. Con Lotito, invece, niente più che una rapida e distratta stretta di mano dopo le polemiche del derby di ritorno dello scorso anno.


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