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Lazio, Fabiani: “Mercato? Non ci tireremo indietro davanti a delle opportunità”

Fabiani
Intervenuto ai microfoni ufficiali del club biancoceleste, il direttore sportivo Fabiani ha fatto il punto in vista del mercato invernale
Stefania Palminteri Redattore 

Intervenuto ai microfoni ufficiali del club biancoceleste, il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ha fatto il punto in vista del mercato invernale ormai imminente. "Prometto un centrocampista? Fazzini, ripeto, è un ottimo giocatore, ora ce lo stanno mettendo in tute le salse ma il calcio si fa sia con Fazzini sia senza. Se ci sono opportunità non ci tireremo indietro ma ci sono altri profili su cui stiamo facendo riflessioni. Qualcosa faremo, vorrei però ricordare che il mercato di gennaio si chiama da sempre 'di riparazione'. Al netto di qualche piccolo disturbo avuto per infortuni c'è poco da riparare, ma se vediamo che possiamo migliorare non solo siamo obbligati a farlo ma lo dobbiamo fare. Questa è una linea che ha la società: non c'è alcun tipo di impedimento da questo punto di vista. Non faremo operazioni per compiacimento personale: faremo ciò che sarà funzionale per il progetto, altrimenti andremo fuori dagli schemi che ci siamo prefissati.

Il mercato alla Lazio non lo fanno i social o i procuratori ma gli addetti ai lavori preposti, nella più totale condivisione con chi ha responsabilità  nel mondo Lazio. Questo modus operandi, partito dal settore giovanile, sta dando grandi soddisfazioni e consensi. Non possiamo allontanarci da questo modo di fare. Un nome a caso, magari bravo ma che lo spogliatoio non accetta non lo faremo mai. Fazzini no, Fazzini sì? Vediamo. Come lui ci sono tanti giocatori interessanti. Però odio le forzature, e qui parlo a titolo personale perché a volte inflazionare un nome non è positivo. Alla Lazio bisogna entrare in punta di piedi, come hanno fatto gli altri. Non mi sognerò mai di mettere un elemento di disturbo, e non sto parlando ovviamente di Fazzini, all'interno dello spogliatoio.

Noi prederemo giocatori funzionali e condivisi da parte di tutti: magazzinieri compresi. Milinkovic ci è venuto a trovare ed è stato li a prendere il caffè con i magazzinieri. Fino a chi io farò a parte delle condivisioni di questa società non potrà essere altrimenti. Voto alla Lazio 2024? Vorrei darlo a fine stagione. L'infortunio di Vecino incide sul mercato? Ci sono anche queste varianti, non è toccato solo alla Lazio: in tante hanno avuti infortuni, da questo punto di vista devo dire che Baroni è stato un fenomeno, riuscendo a gestire e a camuffare questi infortuni, anche qualche paturnia. Merito a lui che non ha fatto trasparire nulla, non si è mai attaccato a essi. La società soddisfatta di tutti i nuovi? Col senno del poi laddove tutto è migliorabile si può dire che qualcosa si è sbagliato. Ci metterei la firma a sbagliare 2 elementi su 14 nuovi, ma non parlerei di sbagli: ci sono giocatori che entrano subito nel meccanismo, altri che ci mettono più tempo.

Gila tentato dal fascino del Real? La Lazio ha tanto fascino, Gila ha ancora qualche anno di contratto, è stato bravo chi ha avuto l'intuizione a portarlo qui, ha avuto lunghi periodi in cui non è sceso in campo, poi si è guadagnato la stima da parte di ambiente e tecnici. Offerte per i big saranno valutate? Nonostante ciò che si possa dire a Lotito, lui è restio a mandare via i giocatori: ci stabilisce un rapporto empatico, sarà difficile lasciar andare via giocatori. Pedro-Vecino hanno dato segnali positivi, ci sono novità sui loro contratti? Non è un anno in più o uno in meno che determina il rendimento di un giocatore anzi, che sta a scadenza di solito a dare il triplo. Questa, ripeto, è una società che non ha mai messo alla porta nessuno. Chi ha ritenuto opportuno prendere un'altra strada ne ha parlato e dove è stato possibile è stato accontentato. Il calcio ha un inizio e una fine, alcuni hanno ritenuto di fare altre valutazioni ma nessuno è stato messo alla porta.

Il futuro di Castrovilli? E' un giocatore che noi abbiamo preso, sapevamo che veniva con delle problematiche. Devo dire che questo infortunio non gli ha mai dato noia, se non altri fastidi dovuti magari anche a questo intervento ma che non riguardano il crociato, quando è andato in campo ha fatto la sua parte. Poteva fare molto di più ma anche il fatto di non avere il minutaggio nella gambe incide. Togliere il posto a Guendo o Rovella poi oggi non è semplice, è difficile anche pareggiare quello che hanno dimostrato. L'asticella oggi si è leggermente alzata. Il programma ora prosegue, non siamo arrivati a fine percorso di allestimento della squadra, alcune cose vanno sistemate ma le idee sono chiare.

La crescita di acquisti dello scorso anno? Da qualcuno magari mi sarei aspettato una crescita più sostanziale, c'è chi cresce in fretta e chi ha bisogno di più tempo ma son convinto che ogni investimento fatto ha una loro logicità e avranno un buon fine. Sì, siamo soddisfatti un po' di tutti. Tanti messaggi di scuse? Io sinceramente le odio, perché era legittimo, era normale, non si può conoscere tutto di tutti. Le critiche le ho accettate perché erano costruttive. Ma poi scusa di cosa? Questo è un gioco, questo è sport. Ci sono altre cose, io forse dovrei chiedere scusa ad alcuni di loro. Non accetto le scuse dei tifosi perché non le devono fare. Era giusto essere critici, sennò il tifoso non ha più il suo ruolo. La mia grande soddisfazione è vedere però il binomio tifosi-mondo Lazio".