Tutte le dichiarazioni del direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, intervenuto ai microfoni ufficiali del club per augurare ai tifosi un buon 2025, facendo un bilancio dell'anno ormai finito e aggiornando anche sul fronte mercato e non solo. "Se Baroni ha ritenuto di dare la fascia a Zaccagni questo sta a significare che era già maturo, un professionista serio che ha sposato il progetto Lazio, ma questo lo dice la sua storia qui. Che partita cancellerei del 2024? La sconfitta con l'Inter mi è rimasta più impressa perché ho visto i tifosi applaudire tutti i calciatori e questo è sintomo di grande maturità e fiducia che questi ragazzi stanno riscuotendo perché si intravede una mentalità vincente. Ci sono partite poi che nascono male e si possono perdere, tra noi e l'Inter non ci sono quei gol di scarto ma certe sconfitte ti aiutano a crescere.
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Lazio, Fabiani: “L’applauso dopo l’Inter mi rimarrà a vita. Su Fazzini…”
Tutte le scelte che abbiamo fatto erano condivise anche con membri dello spogliatoio. Qui non c'è una sola persona al comando ma una condivisione con tutti. Nulla di nuovo, noi siamo abituati a lavorare di squadre, a prendere consigli. Chi meglio di Zaccagni può dirti come è un giocatore se lo ha incontrato in campo: Questo è sinonimo di lavoro di squadra. Il segreto è questo. C'è la percezione che questa squadra stia maturando. Sta emergendo la volontà, lo spirito, la voglia di conseguire il risultato di gara in gara. Alla squadra e a Baroni va fatto un grande applauso. I ragazzi stanno rispondendo sul campo all'umiltà di Baroni.
Bilancio del 2024? Da qualche anno stiamo ottenendo dei buoni risultati dal settore giovanile. Per migliorarci il presidente sta costruendo un'accademia adiacente a Formello. Penso che nel prossimo futuro ci sarà un ulteriore impulso positivo all'interno del nostro mondo del settore giovanile. Voglio mandare agli auguri a mister Sanderra, gli auguriamo una pronta guarigione e lo aspettiamo qui a Formello. La società vuole crescere in ogni sua sfaccettatura. Il presidente ha inteso fare un ulteriore investimento, con 3 campi regolamentari, 3 da calcetto, 2 da calciotto, infrastrutture e quant'altro. Credo che le infrastrutture per una società siano fondamentali. Credo che il futuro stia dalla parte della Lazio e del settore giovanile a cui la famiglia Lotito in primis tiene tantissimo.
Settore femminile? Quest'anno purtroppo potevano avere qualche punto in più ma si sa il calcio è strano, basti pensare ai 4 rigori sbagliati e ai punti che potevano portare ma dal punto di vista del gioco, dell'applicazione, della presenza di questa squadra in un campionato difficile, si stanno facendo valere e credo che nel girone di ritorno, con un pizzico di fortuna in più, possano togliersi soddisfazioni. Io non mi soffermo sui numeri, mi soffermo su ciò che dovrà accadere nella prossima partita. Vivo giorno dopo giorno, non ho tempi di gioire o soffrire per il passato.
Voglio sottolineare però la mentalità vincente che stanno acquisendo i ragazzi di Baroni. Siamo agli inizi di un percorso, stiamo al 40/50% di quello che la società ha in mente. Devo dire che già così stiamo facendo delle ottime cose, cullarci su quanto fatto sarebbe però un errore madornale. Dobbiamo dare sempre più impulso alle nostre idee e a quelle della società. Negli anni la Lazio ha fatto bene, ci sono dei trofei in bacheca e questo significa che chi ha operato ha fatto un ottimo lavoro, ma io non mi accontento mai. E questa mentalità va recepita da chi poi va in campo. Quando facevo riferimento alla crescita dei risultati, certo quello è fondamentale, ma ciò che più conta è vedere crescere la mentalità vincente che deve far parte di uno spogliatoio.
Ho visto anche una crescita da parte dei tifosi. Ripeto l'applauso dopo Lazio-Inter mi rimarrà impresso per tutta la vita. Questa è una mentalità che deve rimanere nel tempo, negli anni. Senza una mentalità vincente fai poca strada. Cosa non vorrei rivedere nel 2025? Rifarei tutto, accetterei tutto, comprese le critiche perché quando ci sono e sono costruttive queste fanno parte di una crescita del club e ti aiutano a eliminare errori. Noi non siamo esenti da essi, ma se sono supportati dalla mentalità che dicevamo prima, passano in secondo piano. Io non sono uno che ama fare le sviolinate ma ci sono stati momenti che hanno segnato un punto di incontro che ci hanno fatto capire il binomio ambiente-società. Certi risultati non arrivano casualmente ma anche grazie a chi non appare ma che è determinante per la crescita dei risultati della società.
In questo momento dobbiamo rivolgere un pensiero a i genitori di Flavio e Francesco, alla famiglia di Sven, di Sinisa e di chiunque rimarrà per sempre nel cuore della Lazio e dei laziali. Stiamo attivando tutte le procedure, pensiamo che nei prossimi giorni faremo allenamento al Fersini e apriremo al pubblico. Dobbiamo chiedere i permessi ma non ci saranno problemi. Tutti vogliano stare vicini al mondo Lazio perché il mondo Lazio sta dando qualcosa di straordinario alla società. Si sta creando un tutt'uno e questo ti da forza e ti aiuta ad avere la famosa mentalità vincente.
Mercato? Fazzini è un ottimo giocatore, i nostri scouting hanno monitorato, ne parliamo ma come di altri. Il mercato però non lo fanno i social, ne Fabiani da solo. Lo fanno una serie di convergenze tra le persone preposte a fare il mercato. Quando abbiamo preso Dele-Bashiru: se doveva esserci solo la valutazione di Fabiani le possibilità che arrivasse sarebbe state ridotte. Ma il gruppo scouting ha fatto le sue valutazioni, idem Baroni, idem il presidente. Siamo cjnventui che fosse un rischio che potevamo correre e oggi questo ragazzo ci sta dando risposte sul campo. A me non piace un uomo solo al comando, mi piace condividere con tutti. Un tifoso oggi sa capire se un giocatore è valido o meno.
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