Ha passato una settimana davvero travagliata Boulaye Dia: dopo la gioia della convocazione in Nazionale, non una sorpresa a dir la verità, l'attaccante senegalese è stato costretto a saltare entrambe le sfide valide per le qualificazioni alla prossima Coppa d'Africa. Leggeri sintomi simil-influenzali e qualche acciacco, poi la diagnosi shock: malaria. Da subito si sono rincorse le voci e lo scetticismo, nelle ore in cui la federazione senegalese emanava il comunicato che ha scosso l'ambiente Lazio, ha fatto da padrone in questa situazione. Tra tempi di incubazione, una diagnosi senza il supporto ausiliare dei test necessari e una gestione un po' raffazzonata della situazione hanno subito allertato i biancocelesti, che fin dalle prime ore hanno cercato di vederci chiaro. Alla fine, comunque, si è trattato di un falso allarme: nessuna malaria, probabilmente solo una sentenza prematura riguardo una condizione molto leggera da parte dell'attaccante classe '96.
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Lazio, attesa per gli esami ulteriori di Dia: ci sarà contro il Bologna?
Ora, però, Dia non vuole fermarsi: è rimasto fermo tutta la settimana con il suo Senegal, complice anche una diagnosi arrivata nei primi giorni di ritiro. Con vista su domenica sera, quando la Lazio ospiterà il Bologna per un match dal sapore europeo, il numero 19 si sta sottoponendo in questi minuti ad ulteriori accertamenti per capire quali siano attualmente le sue reali condizioni. Il piano è chiaro, ma comunque da definire: Dia vuole esserci, sa di essere davvero prezioso per la Lazio e ritrovare la via del gol domenica vorrebbe dire non mancare un appuntamento importante nella stagione della Lazio. Ma la cautela non è mai troppa, da lui dipendono le rotazioni a gara in corso e la scelta del modulo, serve il miglior Dia per battere il Bologna di Italiano e mettere in cascina altri tre punti molto pesanti.
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