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Lazio, equilibrio cercasi: il Verona non è fatal, ma la difesa è ancora fragile

Edoardo Pettinelli Redattore 
Tre punti conquistati sul campo contro il Verona: l'attacco fa la voce grossa ma la fragilità difensiva e il primo quarto d'ora preoccupano

Giusto godersi il successo e i tre punti meritati sul campo contro il Verona. Ma in casa Lazio balza all'occhio una fragilità difensiva marchiata da errori individuali e di reparto che continuano a prendersi la scena in questo inizio di stagione. Contro gli scaligeri è arrivato il sesto gol subito in appena quattro gare, troppi per una squadra abituata ad essere un fortino. Seconda e quinta miglior difesa nelle ultime due stagioni, ma adesso a caccia di un nuovo equilibrio.

Il sistema a trazione anteriore di Baroni espone ai rischi. Ed è lo stesso allenatore che a fine gara, ai microfoni di Dazn, ammette: "Mi assumo io la responsabilità del gol, siamo stati aperti. Poi l'abbiamo sistemata". Se in parte Baroni è responsabile dei gol subiti per questioni di assetto tattico, è anche vero che stanno incidendo in maniera continuativa gli errori individuali. Motivo per cui serve incrementare l'attenzione, soprattutto nei primi 15' di partita: la costante negativa di questo inizio di stagione.

In tutte e 4 le prime giornate la Lazio ha concesso gol nel primo quarto d'ora. Kofod Andersen ha punito i biancocelesti dopo appena 3' in Lazio-Venezia, Lucca ha portato in vantaggio l'Udinese al 5'. Pavlovic ha sfruttato un errore sul calcio d'angolo all'8' in Lazio-Milan e Tengstedt ha punito la Lazio dopo 7'. Il trend preoccupa e va invertito il prima possibile, il lavoro nel tempo a disposizione durante la sosta non sembra aver dato gli effetti sperati. La Lazio vince sì, ma la difesa è ancora rimandata.