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Lazio-Empoli, Zanetti: “Gara da due volti contro una squadra da Champions”

Paolo Zanetti
Le parole del tecnico dei toscani intervenuto direttamente in conferenza dalla sala stampa dello stadio Olimpico al termine della gara odierna

redazionecittaceleste

Un Empoli mai davvero pericoloso strappa un punto importantissimo nel finale contro una Lazio vittima dell'ennesimo blackout. Al termine della gara è intervenuto intanto in conferenza stampa il tecnico dei toscani Paolo Zanetti. Di seguito le sue parole.

Sono stati gli inserimenti delle mezzali ad aver determinato la rimonta o c’è stato anche lavoro nel primo tempo?

Credo sia stato evidente che si sia trattato di una gara dai due volti. Nel primo tempo la Lazio ci ha messo sotto, siamo andati subito in svantaggio. Credo che questo avrebbe potuto stendere un elefante, noi invece siamo rimasti in partita e questo è il nostro merito. Ci era successo a Torino, abbiamo perso 4-0. Ma abbiamo fatto tesoro della sconfitta, siamo una gara giovane. E oggi abbiamo fatto punti contro una Lazio ferita in uno stadio in cui sarà difficile per tutti far punti. Anche chi è entrato oggi mi ha dato un grande mano, anche se non sempre sono protagonisti. Li ringrazio, hanno cambiato l’inerzia della gara per mentalità e livello tecnico. Era l’unico modo per mettere in difficoltà la Lazio”.

Quanto le dispiace dover lasciare in panchina gente come Bajrami e Pjaca?

Mi dispiace il fatto che se sono in panchina è perché spesso non hanno avuto continuità. Hanno talento immenso, lo dimostrano quotidianamente. Ma in questa prima parte avevano avuto un rendimento altalenante, noi combattiamo per un obiettivo chiaro e diverso da quello della Lazio. Non possiamo prescindere da certe caratteristiche: serve qualità e quantità, se la mettono in campo il discorso cambia. Con le cinque sostituzioni ci sono due partite in una, titolari e riserve sono concetti che non esistono più. Oggi l’importanza di chi entra è determinante”.

La partita sembrava chiusa: cos’ha portato l’Empoli alla rimonta?

Per quanto riguarda noi, abbiamo tirato fuori spirito di sopravvivenza. Le abbiamo provate tutte e penso di aver dato un segnale con i tipi di cambi fatti. Un allenatore è fortunato e bravo quando poi chi entra fa la differenza in positivo. Ho messo dentro quattro giocatori offensivi sul 2-0 fuori casa con la Lazio, mi sono preso il rischio della goleada. Questi ragionamenti vanno fatti, alla prossima giocheremo in casa con la Sampdoria in una gara per noi determinante. Prendere una scoppola o uscire con un punto fa la differenza. Ma la Lazio stava calando come ritmo e ho avuto la sensazione si potesse fare qualcosa. Oggi è andata bene, parlare a posteriori è sempre facile”.

Un giudizio su Parisi? Rimarrà all’Empoli a gennaio?

Che io sappia rimarrà da noi, è un giocatore importante. Poi se arrivano determinate offerte è normale che l’Empoli debba pensarci. Per noi è un giocatore determinante, un 2000 che sta crescendo tantissimo e che ha bisogno di un determinato contesto intorno come tutti. Può crescere tanto, è un ragazzo che ha dalla sua parte grandissima personalità. Gioca in tutti i campi con grande tranquillità, si diverte e ha grande corsa e proprietà tecnica. Secondo me deve alzare i numeri offensivi, può fare molti più assist. In fase di non possesso invece è già cresciuto molto”.

La scelta di allargare il gioco è stata determinante? O ha pesato il calo del centrocampo laziale?

È stata determinante. Fare 4-2-3-1 a mezz’ora dalla fine è rischioso, ma a lungo andare volevo farlo e ho mantenuto in campo giocatori di gamba. La partita si stava rompendo, c’erano molti spazi e si potevano esaltare le caratteristiche di alcuni ragazzi come Cambiaghi. Lui è uno spacca partite, ha dimostrato di avere il passo dei giocatori della Lazio, una cosa che ci è mancata nel primo tempo quando non riuscivamo a fare giocate nella trequarti”.

Dove posiziona la Lazio nella corsa Champions?

La griglia non la so, ma la Lazio per me merita di andare in Champions. E secondo me non le manca molto per essere competitiva per lo Scudetto. È una squadra importante che ha avuto degli alti e bassi ma dal punto di visa tecnico non è inferiore a nessuno. Ha giocatori davvero forti e un modo di giocare dato dal mister che rende duro trovare contromisure. È un percorso di crescita che sta facendo, ma già oggi per me merita di andare in Champions”.