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Nicola
Al termine del match tra Lazio ed Empoli è intervenuto in conferenza stampa il tecnico dei toscani Davide Nicola. Queste le sue parole.
Oggi è mancato solo il gol?
“Sono soddisfatto della prestazione, è mancato il gol ma forse avremmo meritato qualcosa in più. Però usare il condizionale serve a poco, ora dobbiamo preparare la nostra gara con la consapevolezza che siamo venuti qui per giocare contro una squadra estremamente qualitativa. L’autocritica è quella che dobbiamo migliorare di più nel cinismo, sotto porta. Quello ti permette di portare le partite dalla tua e dobbiamo migliorare. Sapete meglio di me però che non si deve rimuginare, altrimenti perdi spensieratezza”.
Quanto è cresciuto Luperto?
“Luperto è cresciuto molto, professionista esemplare sempre dedito al lavoro. Oggi al di là del fatto che fosse diffidato aveva a che fare con una botta al polpaccio, abbiamo preferito non rischiarlo”.
Lei ha vinto il premio Tommaso Maestrelli come migliore allenatore. Sa qualcosa di quella Lazio?
“Sono nato nel ’73, ma la storia di Maestrelli parla da sola. Da questo punto di vista, credo che anche nel passato ci sia una parte del moderno che vogliamo vedere oggi. La festa per voi è stata bella oggi, io l’ho ovviamente apprezzata meno perché sono venuto a difendere i colori dell’Empoli”.
Su quale aspetto dovrà lavorare?
“Non ho un algoritmo, posso dimostrare la bontà del mio lavoro sia in corso d’opera che dall’inizio. Io non riesco a scindere parte fisica, mentale e tecnico-tattica. Essendo persone, ogni cosa influenza il tutto. L’aspetto mentale è solo dare il giusto valore al tipo di fare che fai e che devi intraprendere. Abbiamo messo in atto una rincorsa straordinaria ma abbiamo ancora energie mentali da spendere. La prossima gara è importante e potrà determinare la quota salvezza che quest’anno si è alzata. Non ci si salva più a 31 punti, ne serviranno di più”.
Come sta Niang? Ha pensato di schierarlo negli ultimi minuti?
“Abbiamo costruito la gara anche in funzione di ciò che avveniva in campo. Poi abbiamo finito con due attaccanti che sono due ali o due seconde punte e non solo. Caputo e Destro stavano bene e lo hanno dimostrato, Niang ha avuto qualche problemino. Stiamo recuperando anche Cerri, se potessi schiererei anche tutti attaccanti ma ci deve essere equilibrio e conta l’interpretazione del ruolo”.
Come procede il percorso di Goglichidze?
“Atleta e persona che rimarrà nel cuore di molti allenatori. Ha tutto ciò che serve per fare l’atleta a certi livelli. È giovane, arriva da un’esperienza diversa, non è facile integrarsi ma lui ha una voglia pazzesca. Con un altro risultato lo avrei fatto entrare oggi, sarà un prospetto importante per l’Empoli”.
Si lavora solo sulla prossima o si guardano anche le altre?
“Solitamente mantengo il focus sulla preparazione della partita. In certi momenti uno può anche non essere al top mentale perché si pensa che sia una gara determinante per il futuro. È lo sport, mi diverto molto in questi momenti perché mi piace vedere le espressioni di chi mi circonda, il sacrificio fatto. Si prepara come le altre settimane, altrimenti non saremmo arrivati a oggi”.
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