Lazio-Empoli, Rovella: “Qui sento un trasporto incredibile. Sulla Nazionale…”

Vittoria importante quella della Lazio contro l'Empoli. I toscani cadono per la prima volta in stagione dopo essere andati in vantaggio quasi per caso, su un inciampo di Provedel dovuto al campo dell'Olimpico. Al termine del match è intervenuto in conferenza stampa Nicolò Rovella. Queste le parole del calciatore biancoceleste.

Dopo la sosta arriva la Juventus. Pensate di giocarvela alla pari?

“Dobbiamo pensarlo sempre. Lo stiamo dimostrando e dobbiamo continuare a fare così come stiamo facendo”.

Ti senti più valorizzato nei compiti che hai quest’anno?

“Credo siano stati i problemi fisici dello scorso anno a frenarmi. Ho sofferto quasi dall’inizio. In estate ho lavorato tanto, mi sento molto meglio, chiedo sia questo”.

Tu e Guendouzi siete sempre quelli che corrono di più in campo e stai verticalizzando di più.

“Sono quasi d’accordo. La verticalizzazione mancava un po’, ma dipende dai compiti degli allenatori e dagli avversari che hai. Il ruolo è anche diverso. Se corro di più vuol dire che sto meglio”.

Ti è dispiaciuto non essere in Nazionale? Cos’altro devi fare?

“Un po’ sì perché la guardo la Nazionale, ma io non vedo l’ora di giocare ogni domenica con la Lazio. Io devo fare il meglio, poi Spalletti che è un grande mister farà le sue valutazioni”.

Quanto senti la responsabilità di indossare questa maglia?

“Tanto. Non sono nato laziale perché sono nato in un’altra città, ma sono felice di esserlo diventato. Sento un trasporto incredibile, a volte neanche mi rendo conto delle esultanze che faccio. Sono felice di giocare alla Lazio e spero di farlo ancora a lungo”.

Quanto puoi ancora crescere?

“Tantissimo. Col lavoro che faccio ogni giorno con preparatori e fisioterapisti lavoro tantissimo, devo continuare a lavorare e credo di avere ancora ampi margini di miglioramento. Spero di farlo più in fretta possibile e di poter dare una mano alla squadra a vincere”.