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Lazio-Empoli, D’Aversa: “Baroni ha trovato l’equilibrio: dobbiamo essere perfetti”

D'Aversa
Il tecnico dei toscani è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara che vedrà i suoi ragazzi impegnati contro i biancocelesti
Michele Cerrotta

Alla vigilia del match tra Lazio ed Empoli, in programma domani alle ore 15:00 allo stadio Olimpico, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico dei toscani Roberto D’Aversa. Queste le sue parole.

Qual è il segreto di questa squadra?

Ti riferisci all’Empoli? Perché la Lazio è la terza squadra del campionato per gol realizzati (ride, ndr). Il segreto è che questi ragazzi vanno in campo da squadra e quando scendono in campo cercano sempre di fare il massimo e fanno di tutto per portare a casa il risultato. In qualche gara non abbiamo segnato, ma dobbiamo ragionare sulle squadre affrontate. Per ora abbiamo trovato squadre sulla carta più forti. Quello che determina il tutto è la classifica, dobbiamo essere bravi a mantenerla fino a fine campionato”.

Che Lazio si aspetta?

Molto offensiva, nella maggior parte delle formazioni schierate da Baroni ci sono terzini che spingono, due esterni e due punte. In questo momento spesso vanno in rete perché hanno il terzo attacco, ma hanno sempre subito gol allo stesso tempo. Vengono da tre vittorie, c’è un ambiente che spinge. Baroni ha trovato il giusto equilibrio, ha fatto turnover: questo ci deve far ragionare. Se vogliamo fare risultato a Roma dobbiamo andare lì consapevoli delle difficoltà ma anche con coraggio e personalità soprattutto in fase di possesso. Loro sono molto bravi in ripartenza con i giocatori di gamba. Serve determinazione”.

Loro hanno giocato di giovedì: per voi è un vantaggio?

No, per come è andata la gara hanno guadagnato più convinzione, fiducia e coraggio. Ha schierato le cosiddette secondo linee, per il raggiungimento di un obiettivo bisogna tenere in considerazione tutto il gruppo. Sono in una condizione psico-fisica ottimale. Dobbiamo essere consapevoli che andiamo ad affrontare una gara molto difficile, ma nella vita nulla è impossibile. Non voglio preoccupazione in campo, ma l’intelligenza di conoscere le qualità degli avversari e cosa dobbiamo fare. Serve propositività, personalità e non presunzione”.

La Lazio ha un modulo offensivo, ha preparato qualcosa di particolare?

Noi lavoriamo sempre sia in fase offensiva che difensiva in base alle caratteristiche degli avversari e dei ragazzi che penso partiranno dall’inizio. A differenza delle altre squadre la Lazio ha caratteristiche diverse, ha qualità con Zaccagni che salta l’uomo, i due terzini che spingono. Se concediamo campo aperto ci mettono in difficoltà. Utilizza le due punte, con Dia che attacca la profondità. Come completezza hanno tutto, in fase difensiva lavorano bene con linee molto strette. Hanno qualità che ci possono far male sia in possesso che in non possesso. Serve intensità, senza perdere le nostre caratteristiche. Dobbiamo lavorare compatti di squadra, sapendo che in questa partita dobbiamo essere molto bravi ad aumentare il possesso palla senza renderlo sterile. Può essere anche un modo di difendersi, ma con qualità: se ci facciamo trovare lunghi possiamo andare in difficoltà”.

Si aspettava uno scontro diretto con la Lazio?

Non dobbiamo affrontarla come scontro diretto, ma come squadra che deve fare punti necessari per la lotta salvezza”.

Come ha lavorato in settimana sulla testa dei ragazzi?

Ci si avvia verso la pausa, quando c’è la pausa arrivano le nazionali. Ai ragazzi ho detto che è gratificante che i propri giocatori vadano in nazionale, ma che ci si arriva facendo bene nel club. E quindi il club deve rimanere davanti. Se si parla di questi ragazzi però è perché stanno facendo qualcosa di importante. Domani abbiamo un’ulteriore opportunità, mi auguro di scendere in campo per riconfermare quell’aspetto positivo che ci vede insieme ad altre squadre e per continuare a fare quanto di ottimo stiamo facendo”.

Che pensa di Pezzella?

È un ragazzo che conosco da molto tempo, sia come giocatore che come ragazzo. Credo che abbia raggiunto una maturità tale che è tutto merito suo ciò che sta facendo. Sta trovando continuità fisica, che in passato anche perché bruciava energie nervose non aveva. Se ci sta riuscendo ora è perché sta lavorando bene dal primo giorno e perché ha raggiunto la giusta maturità”.

Pellegri è un’alternativa a Colombo?

Un validissimo giocatore, non un’alternativa. Al momento ha avuto meno spazio, ma se abbiamo la fortuna e la bravura di non fargli avere problemi fisici è un giocatore forte. Poi ci sta che dalla prima di campionato qualcuno possa vivere una prestazione sotto tono, ma è ingeneroso parlare di Colombo dicendo di prestazioni sotto tono visto quanto dà in fase difensiva. Poteva sicuramente far meglio con la Fiorentina su una circostanza, ma a parte questo va considerata la prestazione nel complesso. E nel complesso sono soddisfatto”.

Il 25% dei punti salvezza è fatto.

Credo che i numeri siano importanti, ma a fine campionato. Ora dobbiamo solo pensare alla partita di Roma con la Lazio senza pensare ai punti ma pensando a ciò che abbiamo fatto e cosa ci ha portato dove siamo in classifica”.

Anjorin fa sempre il centrocampista centrale, anche se è stato presentato come trequartista.

Trequartista non è mai stato, ma per me può fare qualsiasi ruolo nel centrocampo a due o a tre. Ha qualità, forza fisica. È arrivato dopo un periodo di inattività, in passato ha avuto qualche problemino. Probabilmente senza questi problemini non sarebbe a Empoli. Era al Chelsea, l’abbiamo visionato e lo abbiamo preso. È un giocatore importante e di prospettiva, serve la fortuna e la bravura di non fargli avere problemi fisici. Sta migliorando la condizione, ci auguriamo che possa arrivare presto sia qualità che quantità”.

Come stanno Fazzini e Solbakken?

Solbakken bene dalla settimana scorsa, ma arrivava da una situazione particolare. Fazzini ha fatto la preparazione con noi, l’infortunio lo ha solo rallentato. Ora ha lavorato tutta la settimana bene, abbiamo analizzato i parametri con gli strumenti che abbiamo ed è totalmente disponibile come Solbakken. Poi farò delle valutazioni perché chi ha giocato finora non è stato da meno”.

È un vantaggio giocare senza pressione?

No, fanno parte del nostro lavoro. Devono esserci e dobbiamo saperle gestire. Domani è tutto tranne che una partita semplice, vengono da un risultato positivo in coppa, tre vittorie consecutive, stadio pieno. Dobbiamo essere bravi a far sì che quell’entusiasmo che sicuramente ci sarà venga smussato. Per uscire con un risultato positivo domani non possiamo permetterci margini di errore”.

Sembra un campionato particolare, equilibrato. Pensa possa essere una stagione particolare?

Il campionato si è livellato verso il basso perché tante squadre hanno cambiato allenatore o tanti giocatori. Ci vorrà tempo per far sì che i valori vengano fuori. Poi a un certo punto del campionato penso che tutto verrà fuori e la classifica si delineerà in base alle qualità di ogni squadra. Noi ci auguriamo di raggiungere il nostro obiettivo”.