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Lazio, è una settimana fondamentale: a Sassuolo per diventare ciò che sei

Lazio
Risultati e gioco altalenanti, fino ad ora, per la Lazio di Maurizio Sarri. La sfida di Sassuolo mostrerà il vero valore di questa squadra

E ora, diventa ciò che sei. C’è tutta la cultura greca dietro questa frase e, forse, un pezzo del destino della Lazio che proprio alla Grecia guarda per assorbire colori e valori della sua cifra identitaria. La frase è attribuita al filosofo tedesco Friedrich Nietzsche ed appare in "Così parlò Zarathustra", una delle sue opere più conosciute, per suggerire l’importanza di realizzare il proprio potenziale individuale. O collettivo, nel caso della Lazio, ancora in una fase di esplorazione e di individuazione di sé. Qual è la vera Lazio? Quella inconsistente vista contro il Genoa o quella garibaldina del San Paolo? Quella narcolettica di Lecce o quella veglia e coraggiosa della prima notte romana di Champions League?

Una settimana importante

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Eccoli, tutti i dubbi che accompagnano questo inizio di settimana che finalmente assomiglia un po’ all’autunno. Giorno uno di una settimana fondamentale per la Lazio chiamata a preparare la trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo di Alessio Dionisi. Settimana appesantita, in termini di difficoltà, dagli impegni delle Nazionali di calcio. Fortuna vuole che siano solamente tre i calciatori che hanno dovuto lasciare Formello – Marusic, Hysaj, Vecino – e che gli italiani – Provedel, Immobile, Zaccagni – a causa di problemi fisici non siano partiti alla volta di Wembley dove gli Azzurri di Spalletti affronteranno, domani sera, l’Inghilterra. Sarri e lo staff avranno tutta la settimana per recuperare i tre italiani attualmente in dubbio per la gara di Sassuolo. Una gara che, con o senza di loro, sarà di quelle fondamentali.

Sassuolo per conoscere sé

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Ma Sassuolo è già adesso. Sarri ha ancora qualche per prepararla al meglio, facendo ciò che più gli piace fare e troppo poco può per via dei ritmi del calcio contemporaneo: allenare. Concentrazione massima: vincere a Sassuolo vorrebbe dire accorciare la classifica e tornare a respirare aria d’Europa. Perdere dopo la convincente vittoria contro l’Atalanta riporterebbe la quadra in una dimensione di non identità. Un’alternanza di risultati e prestazione che, se reiterata, condannerebbe ad una stagione di anonimato. Sta tutta qui, l’importanza della partita di sabato. Torniamo in Grecia. Il Mapei Stadium come l’Oracolo di Delfi: Conosci te stesso, c’è scritto sulle sue mura. Precondizione, per diventare ciò che si è. Belli e vincenti – come sarrismo vuole – sperano i tifosi della Lazio.

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