Lazio, Doll: “Bayern Monaco? Ecco cosa servirà per vincere. Lewandowski? Migliore di Messi e Ronaldo”

Un solo fine settimana separa la Lazio dalla sfida di Champions League contro il Bayern Monaco. Ai biancocelesti servirà la partita perfetta

ROMA - L'ex calciatore Thomas Doll, ha quasi totalmente dedicato la sua carriera ai club tedeschi. Tuttavia si è concesso anche un parentesi in Italia nella quale, tra le altre, ha vestito anche la maglia della Lazio. Oggi l'ex centrocampista fa l'allenatore e continua a vivere il mondo del calcio da protagonista. Qualche ora fa, Doll è intervenuto ai microfoni di Radiosei per dire la sua in vista dell'incontro tra i biancocelesti e il Bayern Monaco:

IL PENSIERO SUGLI AVVERSARI

"L'annata disputata da parte dei giocatori del Bayern Monaco è stata incredibile. Hanno vinto sei trofei dei quali l'ultimo in Qatar. Hanno un carattere eccezionale ed una voglia di vincere incredibile. Ci sono molti campioni all'interno della rosa bavarese, tuttavia ultimamente stanno patendo alcuni infortuni. Questo potrebbe essere un problema. Lewandowski? Il migliore del mondo davanti persino a Messi e Ronaldo. Il Bayern ha tante alternative, anche sulle fasce. Non sarà una partita facile per la Lazio. Non credo nemmeno che i tedeschi sottovaluteranno il loro avversario. Hanno rispetto per le squadre italiane. Vengono dalla vittoria del Mondiale per Club che non era affatto scontata. Gli ottavi di finale, tuttavia, sono gare da dentro o fuori che possono riservare sorprese".

I CALCIATORI BIANCOCELESTI

"Sarà difficile vedere un giocatore simile a me (ride, ndr). Però direi che Luis Alberto, grazie al suo modo di muoversi, mi assomiglia. Il calcio dei miei tempi era diverso. Immobilevuole sempre la palla negli spazio, con il suo modo di giocare può fare male al Bayern. Lo trovo molto bravo anche quando si tratta di giocare lontano dalla porta avversaria. Se la difesa tedesca rimarrà alta, allora Ciro può davvero dare fastidio. Mancheranno sicuramente i tifosi, in gare come questa possono fare la differenza. Per farcela la Lazio dovrà giocare due partite incredibili. Ogni giocatore biancoceleste è chiamato alla miglior prestazione possibile. Altrimenti non c'è possibilità di vittoria. Klose? Vuole imparare a fare l'allenatore, ma non vuole nemmeno buttarsi subito in un top club".