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Baroni scopre la diga Rovella-Belahyane: i numeri della coppia in Atalanta-Lazio
Nonostante la preoccupazione in merito all'assenza forzata di Guendouzi, Baroni ha deciso di mescolare le carte contro l'Atalanta di Gasperini e offrire una grande chance da titolare a Belahyane, impiegato con il contagocce dal suo arrivo nella Capitale datato fine gennaio scorso. E il classe 2004 marocchino ex Hellas Verona, insieme a Rovella in cabina di regia, sfodera una prestazione di assoluto spessore che garantisce alla Lazio una chiave importante per superare la Dea.
Per battere un centrocampo atleticamente preparato come quello orobico, composto da De Roon ed Ederson, serviva soprattutto dinamismo e disponibilità al sacrificio: caratteristiche che sappiamo certamente appartenere a Rovella, ieri primo per distanza percorsa nel match con 13.357 km percorsi al Gewiss Stadium. Sorprendono, però, anche i dati dello stesso Belahyane, immediatamente dietro il numero 6 biancoceleste con 12.391 km percorsi.
La qualità resta comunque il punto di forza dei due mediani biancocelesti che ieri hanno dominato il centrocampo a Bergamo: 33 passaggi riusciti su 39 effettuati da Belahyane, per una precisione al passaggio dell'85%, e 47 passaggi riusciti su 53 effettuati da Rovella per una precisione al passaggio pari all'89%. Non solo qualità al passaggio però, perché sia Rovella che Belahyane ieri hanno dominato la gara dal punto di vista dell'interdizione e della gestione degli spazi a centrocampo.
Entrambi chiudono la loro gara con diversi palloni persi a testa, per il mediano ex Hellas Verona i possessi persi sono ben 9 mentre Rovella tocca quota 7 palloni persi. Una piccola macchia in una prestazione complessivamente fantastica, ma il merito è quasi esclusivamente da attribuire alla pressione portata dagli orobici. È invece clamoroso il dato sui duelli individuali vinti dall'inedita diga biancoceleste. Rovella vince 6 duelli su 8, mentre sono più che sorprendenti i dati di Belahyane: 8 duelli su 10 vinti con il pallone a terra, oltre a 2 duello aerei vinti su 2 effettuati. Non una banalità per un centrocampista la cui statura non è certamente il suo punto punto di forza.
Una partita molto attenta, efficace e con quel pizzico di qualità che contraddistingue sia Rovella che Belahyane. La prima grande chance da titolare per il marocchino classe 2004 ripaga Baroni, che non potrà che aver gradito la prova convincente dell'ex Hellas Verona schierato un po' a sorpresa a Bergamo da titolare. Solita e solida prova di garanzie, invece, di Rovella, probabilmente il migliore in campo della sfida.
Emblematica l'unica disattenzione nella gara del numero 6 biancoceleste: al 36’ un cross docile dalla sinistra diventa pericoloso dopo un tocco di testa dell'ex Juventus, che rimette il pallone al centro dell’area nella zona di Retegui. Il centravanti argentino lavora il pallone e prepara la conclusione violenta con il mancino, ma a contestargli il pallone al momento della battuta a rete è proprio Rovella, che neanche due secondi prima aveva maldestramente tolto il pallone dalla disponibilità di Mandas. Ma non è una sorpresa il classe 2001, oggi al terzo posto in classifica in Serie A per palloni recuperati dopo Coppola dell'Hellas Verona e Frendrup del Genoa.
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