Domani non sarà solo Osimhen contro Immobile o Felipe Anderson contro Kvara. Sarà anche la sfida tra due difesi da 34 gol complessivi incassati (5 in meno di quelli subiti solo dalla Sampdoria fanalino di coda della Serie A). Sono 19 i gol subiti dalla Lazio, 15 quelli concessi da Meret che dorme spesso sogni tranquilli dietro il muro eretto Kim e Rahmani. Uno scoglio non da poco per Immobile ancora in cerca della propria dimensione stagionale dopo l'exploit di Salerno e la brusca frenata interna con la Sampdoria. Di certo Sarri ci proverà, andare a Napoli per difendere 90 minuti non è nella sua natura. L'interrogativo però sorge spontaneo in merito alla difesa (orfana dello squalificato Casale) e della sua capacità di arginare il nove per antonomasia in questo stagione: Victor Osimhen.
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Lazio, la difesa alla prova del “nove” contro la coppia Osimhen-Kvara
La partita dell'andata è un lontano ricordo, il Napoli iniziava proprio da Roma il suo cammino trionfale che l'ha portata oggi a 18 punti di vantaggio sull'Inter secondo (47 punti) che di lunghezza dalla Lazio ne dista appena 2. I partenopei oggi sono straripanti e di certo la Lazio è meno brillante. Sarri allora dove non può arrivare con la freschezza e la qualità, pretende di arrivarci con il solito ordine. Con il rispetto delle distanze, le diagonali e così via. Movimenti sincronizzati, studiati: classici di una difesa di reparto.
Di reparto, non individuale: ecco perché Luca Pellegrini alla voce minuti giocati legge ancora 0. Per questo Casale, perno della difesa ma assente domani, ci ha impiegato 4 mesi prima di entrare a pieno nel squadra. Fa la conta dunque per la difesa Sarri. Visto che, oltre allo squalificato Casale, va verso il forfait anche Patric (febbre). Sarri sembra orientato a schierare Marusic a destra sul talento georgiano con l'ex Hysaj sull'altro lato. Lazzari è destinato a riaccomodarsi in panchina.
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