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Lazio, la retroguardia è da blindare: con il Napoli la difesa cerca la svolta
Dopo Cagliari e Monza, riecco un vero stress test per la difesa della Lazio. All'Olimpico è atteso il Napoli, che negli ultimi giorni ha visto ridotto a solo uno il punto di vantaggio sull'Inter diretta inseguitrice. Sarà la miglior difesa del campionato contro la peggiore delle prime nove. I biancocelesti hanno infatti incassato - in 24 partite - ben 32 gol, con i partenopei fermi a poco più delle metà (17) e che hanno fatto della solidità difensiva un punto cardine intorno al quale costruire l'attuale primato.
A Formello, sembrano solo un lontano ricordo i fasti dei 21 clean sheet (e gli appena 30 gol incassati) della campionato 2022/23. Sono infatti appena 5 le volte in cui la Lazio ha chiuso con la porta inviolata fin qui: tra queste però anche la gara d'andata contro i partenopei. Nella sfida dell'Olimpico non ci saranno né Kvara, andato a Parigi in cerca di nuove fortune, né l'infortunato Neres, con la coppia Romagnoli-Gila che vedrà i principali pericoli arrivare da Lukaku.
Il lavoro fatto all'andata è stato encomiabile, con i difensori biancocelesti chiamati a replicare senza dimenticare i pericolosi inserimenti di McTominay e Anguissa: arma in più del Napoli capolista di Conte. Il reparto offensivo dovrà essere freddo e cinico, ma non dovrà essere da meno la retroguardia, chiamata a blindarsi al meglio. Detto ciò, Zaccagni ritrova Conte dopo il corteggiamento di gennaio: ora sogna il terzo sgambetto <<<
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