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Lotito
Di Michela Catena
Il futuro della Lazio, almeno per questa stagione, dipende dalle prossime due settimane. È ormai la vigilia del giro di boa di agosto e, guardando la rosa attuale, a Maurizio Sarri mancano ancora alcune pedine fondamentali. Senza dimenticare che, e non è un dettaglio da poco, al momento bisogna escludere anche Felipe Anderson, Radu, Hysaj, Romero e Kamenovic. Da questi nomi parte la narrazione che accompagna l’estate biancoceleste e gli incubi dei suoi tifosi, quella dell’indice di liquidità da sbloccare e di un mercato in entrata paralizzato. Passo successivo, ovviamente, diventa come di consueto pensare alle alternative. Cedere un pezzo pregiato, cedere metà dei giocatori - quelli in esubero - a libro paga o un intervento a livello economico da parte di Lotito. Queste sono le opzioni, non esistono altre alternative.
Secondo quanto riporta oggi il Corriere dello Sport però, e a differenza dello scenario all’orizzonte negli ultimi giorni, Lotito avrebbe già deciso una cosa importante. Quale? Che non esiste in alcun modo l’opzione di un prestito o di un finanziamento, né quella di un amento di capitale. E se quest’ultima possibilità non sembra mai essere stata un’opzione concreta, discorso diverso per le rime due ipotesi. Negli ultimi giorni, infatti, sembravano l’ancora di salvezza in caso di scenari critici. Tuttavia l’idea sarebbe stata scartata e il motivo sarebbe da ricercare nel fatto che, dovessero concretizzarsi, per la Lazio si registrerebbe un debito. Cosa che, ovviamente, andrebbe a incidere sul bilancio.
Lotito è convinto, continua a ribadirlo quotidianamente da Cortina, che non ci sarà nessun tipo di problema: i cinque saranno regolarizzati entro il via della Serie A. E gli altri acquisti arriveranno. Convinzione che forse guarda anche alla mossa del 2004, quando durante l’ultimo giorno di mercato arrivarono nove giocatori, sebbene non tutti esattamente da ricordare. C’è una cifra che sembra già stata fissata come necessaria per chiudere tutti, tesseramenti e nuovi acquisti. E si aggirerebbe intorno ai 23 milioni: due, a questo punto, i modi per raggiungerla. Il primo, la cessione importante, con Correa in prima fila e Lazzari sullo sfondo. Il secondo, invece, ghigliottinare la rosa, andando quasi a dimezzare il numero di giocatori sul libro paga. Dai quarantadue attuali a circa venticinque, in attesa di nuovi acquisti. I candidati principali, inutile dirlo, sono i componenti dell’ex blocco Salernitana e i calciatori bocciati da Sarri.
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