È Spezia-Lazio allo stadio Picco: i biancocelesti volano in Liguria per una delle gare più importanti della stagione, stando alla conferenza stampa pre partita di Sarri. E il mister ha ragione: mai la sua Lazio ha vinto tre gare di fila e spesso ha sofferto dopo una vittoria in un big match. In effetti la gara parte subito in salita, che rischia di diventare insormontabile dopo due minuti: cross dalla destra di Ekdal per Bourabia che di prima spacca la traversa e salva Provedel. Dieci minuti dopo è ancora lo Spezia ad avere un’altra grande occasione: il cross questa volta arriva dalla sinistra, Nzola di testa spara però fuori. Al 21’ protesta la Lazio per un rigore giustamente non assegnato. Ma è il segnale che sveglia la squadra di Sarri. Zaccagni - da applausi in recupero difensivo - viene steso e rimane a terra toccandosi il ginocchio.
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La Lazio parte piano, poi devasta lo Spezia e prova lo scatto Champions
Attimi di terrore che vengono spazzati via quando il numero 20 si rialza e affonda subito sulla sinistra. Nell’occasione del fallo giallo a Grigioni, preparatore dei portieri biancocelesti. La Lazio inizia a spingere e al 30’ arriva l’ammonizione anche per Gyasi che stende Marusic. Tre minuti dopo però cambia il match: Milinkovic approfitta di un’uscita errata diNikolaou e di testa imbecca Felipe Anderson. Il brasiliano si invola verso l’area di rigore e viene steso da Ampadu. Giallo e calcio di rigore. Dal dischetto va Ciro Immobile che, dopo un check del Var, non sbaglia: torna al gol raggiungendo la settima doppia fila consecutiva in biancoceleste. Dal gol in avanti c’è solo la Lazio in campo. Irrati concede cinque minuti di recupero in cui succede di tutto. Nel terzo Immobile divora un gol su assist di Milinkovic, pochi secondi dopo Luis Alberto calcia di poco a lato.
Fine primo tempo? No, perché ancora Milinkovic a un passo dallo scadere del recupero impegna Dragowski da fuori. Respinta e azione che si sviluppa nuovamente: cross per Immobile che di testa - e in fuorigioco - spara fuori e chiude la prima frazione. Nessun cambio alla ripresa. Lo Spezia riparte forte ma al 50’ c’è un’altra buona occasione per la Lazio ancora sull’asse Milinkovic-Anderson. Illuminante il passaggio del Sergente per Felipe che dal limite calcia e trova la parata di Dragowski. Due minuti dopo però altra azione da calcio champagne della Lazio. Porta palla Luis Alberto che gira per Immobile al limite dell’area: di tacco il capitano per Felipe, poi ancora Ciro per Luis Alberto che mette dentro per Felipe Anderson. Il brasiliano, con la pesante complicità di un difensore avversario, stoppa e calcia a portiere battuto per il raddoppio biancoceleste.
Al 59’ è bravissimo Provedel a farsi trovare pronto su un tiro insidioso di Ekdal da dentro l’area di rigore e a tenere la Lazio in sicurezza. Prova a cambiare Semplici due minuti dopo: triplo cambio, fuori Nikolaou, Bourabia e Gyasi e dentro Reca, Agudelo e Maldini. Cambia anche Sarri al 68’: esce Immobile, fascia a Milinkovic e dentro Pedro. Tre minuti dopo Cataldi viene ammonito. Diffidato, salterà la prossima gara con il Torino. Al 76’ esce Verde, al suo posto Shomurodov. Un minuto dopo rischia Provedel che va a prendersi la palla con le mani sulla linea dell’area di rigore: le proteste dello Spezia non vengono ascoltate dall’arbitro. Ribaltamento di fronte, altra azione corale della Lazio che va a concludere con Felipe Anderson. Bravissimo Dragowski a parare in angolo. Cambia ancora Sarri al 79’: fuori Cataldi e dentro Marcos Antonio.
Il brasiliano viene subito ammonito all’81’ per un fallo a centrocampo su Daniel Maldini. Un minuto dopo protesta ancora lo Spezia che chiede un calcio di rigore: per l’arbitro non c’è nulla. Subito dopo, all’83’, ammonito Romagnoli per proteste. A dominare sono i cartellini: subito dopo arriva il giallo anche per Ampadu per un intervento duro su Zaccagni. È il secondo, quello che lo manda sotto la doccia. All’87’ entra anche Cancellieri - per Zaccagni - che, come Marcos Antonio viene subito ammonito. Un minuto dopo disastrosa punizione dello Spezia che lancia il contropiede della Lazio: guida proprio Marcos Antonio che dribbla tutti, portiere compreso e fa 3-0 chiudendo la gara e cambiando la sua stagione. La gara si chiude dopo tre minuti di recupero, la Lazio vola altissimo verso la Champions.
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