Dopo le parole, i fatti. Dopo i fatti anche la lettera ufficiale. Claudio Lotito ha depositato ieri pomeriggio il documento ufficiale contenente gli elementi cardine del progetto della Lazio per il Flaminio. Un progetto triennale da 392 milioni di euro più iva, per uno stadio da 50mila posti e una ztl ad hoc da attivare su misura tre ore prima di ogni partita. Con una diretta conclusione: almeno il 70% dei tifosi dovrà utilizzare mezzo pubblici, andando per certi versi anche a rispondere alla mancanza di parcheggi nella zona Flaminio e spostando il discorso su una filosofia molto simile a quella di BusInsieme ma organizzata ancor più a livello capillare e gratuita per i possessori di biglietto.
news
Lazio, depositata la lettera per il Flaminio: i prossimi passi e le news sul progetto
“La società sportiva Lazio presenta, eventualmente mediante la costituzione di una ‘società veicolo’, in conformità a quanto previsto dalla normativa, la presente proposta di riqualificazione e ammodernamento dello stadio Flaminio ai sensi della ‘legge Stadi’”. Questa una parte della lettera riportata dal Messaggero, che sottolinea la possibilità di costituire una società temporanea per non gravare sui bilanci della Lazio in modo diretto nell’immediato. “La proposta sarà finalizzata alla realizzazione di un intervento di ristrutturazione e ammodernamento dello stadio che consenta in particolare di adeguare lo stadio e le relative aree esterne (per queste ultime prevedendo adeguati finanziamenti pubblici) agli ‘standard Uefa’ previsti per gli stadi di ‘categoria 4’ con l'obiettivo di rendere l'impianto idoneo ad ospitare le fasi importanti sino al livello internazionale compresa la fase finale del campionato europeo di calcio ‘Euro 2032’”.
Lotito punta quindi in grande, determinato a costruire uno stadio con le caratteristiche migliori: dalla luminosità alle dimensioni delle aree stampa, per esempio. In Italia solo Olimpico, San Siro e i due stati di Torino hanno questo riconoscimento. La proposta della Lazio, spiega la lettera, dovrà consentire di “integrare l'impianto con il contesto urbanistico e socio economico del quartiere Flaminio” e in tal senso sarà necessario “riprogettare e riorganizzare in modo più efficiente gli spazi interni e circostanti, massimizzandone la possibilità di utilizzo tutti i giorni della settimana, anche diversi da quelli di gara, mediante l'offerta di una vasta gamma di servizi e manifestazioni compresi eventi come concerti e altre attività di intrattenimento”.
Tra gli interventi previsti anche la riqualificazione di “parte degli spazi esterni che comprendono anche i sottovia del viadotto di Corso Francia attualmente in forte stato di degrado”. Come detto un piano che punta in alto quello della Lazio e del presidente Lotito. Dal costo stimato in “392,6 milioni di euro (+ Iva)”, come si legge dalla lettera. “Ci si riserva infine di approfondire e valutare la struttura finanziaria che, anche nello stesso interesse pubblico, possa garantire la più ampia provvista finanziaria per la efficace realizzazione dell'intervento, nonché, congiuntamente al Comune, alla Regione e/o ad altri enti pubblici, l'eventuale disponibilità di contributi pubblici in conto capitale e in conto interessi o comunque di finanziamenti pubblici che fosse possibile individuare anche in vista della auspicabile individuazione dello stadio quale sede della manifestazione internazionale ‘Euro 2032’ nonché dell'interesse pubblico comunque imminente alla ristrutturazione, messa a norma e al pieno sviluppo”. Starà a questo punto agli uffici preposti controllare il dossier presentato dalla Lazio e, in caso di via libera, si entrerà nella fase della conferenza dei servizi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA