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Delio Rossi: “L’esperienza alla Lazio unica. Pesa l’addio di Milinkovic”

Ai microfoni del Corriere della Sera l'ex tecnico Delio Rossi, da doppio ex, ha parlato della gara di sabato pomeriggio all'Arechi di Salerno

Prima su una panchina, poi sull'altra. Delio Rossi è il grande ex della sfida che sabato pomeriggio, quella tra Selrnitana e Lazio, aprirà la tredicesima giornata di campionato. Intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera proprio Delio Rossi ha parlato della gara che si aspetta sabato oltre che del periodo particolare vissuto in casa Lazio.

"È con la Lazio che ho toccato il punto più alto della mia carriera. Avevo 38 anni quando portai la Salernitana in A, il più grande traguardo fino a quel momento. Una gioia immensa. L'esperienza a Roma, però, è unica. E non vorrei mai vedere nessuna delle due in difficoltà".

Cosa ricorda del Salernitana-Lazio del 1998, con lei sulla panchina dei campani?

"Era la partita della disparità. Eravamo raccogliticci, giovani, inesperti. La Lazio era fortissima, probabilmente la più forte di quel campionato anche se lo vinse il Milan. Molti dei migliori giocatori d'Europa giocavano in bian-coceleste. Calciatori che hanno vinto tutto. Vincemmo noi, una sorpresa assoluta".

Due tifoserie diverse?

"A Salerno si vive di eccessi, alla Lazio sono più duraturi nel rapporto. Ho sempre dato tutto: i laziali mi ripagano portandomi nel cuore".

Come si spiega le difficoltà della Lazio?

"L'anno scorso quella di Sarri non era fra le squadre più forti del campionato, non era da secondo posto. Ha sfruttato un torneo particola-re, andando oltre le proprie possibilità. In estate ha perso Milinkovic, che per come interpreto io il calcio era il centrocampista più forte in Italia.

E stato sostituito con calciatori che non raggiungono le sue vette. In cambio, però, ha più alternative. I cinque cambi vengono spesso sottovalutati, ma per me è una regola fondamentale".

Come spiega le difficoltà offensive?

"Credo che alcuni giocatori, per esempio Zaccagni, Immobile e Felipe Anderson, attualmente stiano rendendo meno di quel che valgono.

Miglioreranno".

Cosa si aspetta dalla Lazio in questa stagione?

"Deve superare il turno in Champions League, anche perché ha il merito di essere artefice del proprio destino. In campionato deve lottare per il quarto posto. La rosa mi sembra buona".


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