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Lazio, Dele: che crescita! Il nigeriano ora è l’uomo in più a centrocampo

Edoardo Pettinelli Redattore 
Una crescita verticale quella di Dele-Bashiru, passato dall'essere elemento misterioso a vero uomo in più per il centrocampo di mister Baroni

Quando i fatti danno ragione alle parole, allora la strada è quella giusta. Innegabile che quella imboccata dalla Lazio abbia tutte le sembianze di essere quella idonea per una grande annata. E se, dai giocatori a Baroni, nessuno vuole svelare il segreto di questa squadra, il coinvolgimento assoluto di ogni elemento del gruppo è senza dubbio uno dei punti di forza della squadra. L'ultimo a esser finito sugli scudi è senza dubbio Dele-Bashiru, esploso al momento giusto.

Ad Amsterdam il centrocampista nigeriano ha chiuso una settimana da applausi iniziata con la prestazione di livello in Coppa Italia e conclusa con la rete nello stadio che porta il nome di una leggenda di questo sport. Tanto incredibile quanto provvidenziale la sua crescita repentina. Dopo le prime due giornate di Serie A contro Venezia e Udinese era stato completamente accantonato: 11 panchine di fila e 8 partite senza mai entrare. Aveva giocato in Europa League contro Dinamo, Nizza e Twente, ma ignorato contro Porto e Ludogorets all'Olimpico.

Il 1 dicembre il ritorno da titolare a Parma, 100 giorni dopo l'ultima volta in campionato, ma comunque sostituito all'intervallo. Poi i 73' nella prima gara contro Conte e i 90' strameritati nell'ultimo doppio impegno. Al Maradona la vera esplosione (trema ancora la traversa) con Dele-Bashiru che ha corso oltre 12 chilometri, più di tutti gli altri 21 in campo. Giovedì sera il riscatto anche sotto porta oltre a due salvataggi da urlo nel primo tempo. Il lavoro da fare è ancora tanto ma, nel frattempo, i tifosi della Lazio hanno un nuovo beniamino.