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Danilo Cataldi
Il giallo estratto da Maresca a Vecino in Bologna-Lazio è la nota meno lieta della partita. Un episodio che ha subito riportato alla mente quanto accaduto prima del derby d'andata con il giallo estratto da Manganiello a Milinkovic in Lazio-Salernitana. La storia si ripete e Sarri dovrà fare a meno di un elemento chiave nelle ultime settimane in una partita così delicata. "La partita con l'AZ? Va vista in ottica della partita che ci sarà tre giorni dopo. E se devo scegliere, scelgo il derby" - Sarri non si nasconde in conferenza, ormai è parte dell'ambiente biancoceleste.
Mau respira l'aria della Capitale e sa quanto sia importante il derby da queste parti. Non quanto Danilo Cataldi, laziale dalla nascita e che già all'andata non riuscì a concentrarsi sulla gara di Europa League contro il Feyenoord. Perché la testa era già lì, a quel confronto che vale più dei tre punti in palio. E Danilo sarà fondamentale anche nel derby di ritorno, vista l'assenza di Vecino per squalifica. All'andata giocò una gara di concretezza ed impegno smisurati, con una fascia da capitano al braccio ed una responsabilità che gli avevano tolto sonno e fame nei giorni precedenti. Ieri, per ammissione dello stesso Sarri, aveva un problema alle ginocchia, l'augurio è che possa lasciarlo alle spalle quanto prima. Nel derby c'è bisogno del miglior Cataldi possibile, come all'andata. Magari, per lui, stavolta con qualche ora di sonno di più.
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