È una Lazio che batte i record e che infrange i tabù. Finalmente la terza vittoria consecutiva per la prima volta nella gestione Sarri, addirittura tenendo la porta inviolata come non accadeva dal 2015. Ora però è fondamentale non abbassare la guardia: arriva infatti l’Europa, con un altro importante tabù. Il rendimento nelle trasferte europee della Lazio parla chiaro. Dal crollo di Salisburgo ai quarti di finale nella stagione 2017/2018 in poi i risultati fuori casa sono stati drammatici. Tre volte l’Europa League, una la Champions: 15 partite lontano da casa in totale e soltanto due vittorie in cassaforte, una a Marsiglia e una a Mosca contro la Lokomotiv. Oltre questo quattro pareggi e, soprattutto, nove sconfitte.
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Lazio, da Salisburgo la trasferta europea è tabù: a Graz obiettivo 3 punti
Dal quarto di finale perso malamente in Austria i biancocelesti hanno vinto pochissimo. Domani, ancora in Austria, per invertire la rotta
Bilancio preoccupante, che si chiude per ora con l’ultima pesantissima disfatta in Danimarca. Da allora le parole dure di Sarri, i silenzi nel ritiro di Piacenza e poi la ripresa. La Lazio è ripartita come meglio non poteva, segnando 8 gol in due partite e non subendone nessuno. Domani, contro lo Sturm Graz, la possibilità di iniziare a invertire il trend che, a oggi, parla di 0,6 punti lontano da Roma. Impensabile un approccio soft alla gara dopo l’ultimo ko: questa Lazio, ancora scottata dai playoff dello scorso anno, punta a chiudere il girone da prima della classe.
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