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Gol Immobile
Serviva l'episodio e la freddezza del killer per portare a casa tre punti nella serata dell'Olimpico. La Fiorentina tiene testa alla Lazio e gioca un primo tempo in cui prima si vede annullare un gol a Beltran, il quale si ripete colpendo una traversa pochi minuti più tardi. I biancocelesti tremano ma non si piegano, si compattano e crescono nella ripresa. Manca però quel cinismo che ha contraddistinto la Lazio nella passata stagione. Si palesano di nuovo i problemi a finalizzare: Taty spreca, Felipe è bravo ma calcia a salve contro Terracciano, Luis Alberto arriva scarico a tu per tu con il numero 1 Viola.
Il gruppo di Sarri è bravo a non disunirsi e a giocarla fino alla fine e conquista una vittoria di orgoglio, con la firma del proprio capitano, subentrato a gara in corso al centravanti argentino. King Ciro è freddissimo, glaciale dagli undici undici metri: spiazza Terracciano e regala tre punti alla sua Lazio. È l'ultima azione della partita, dopo il gol Marcenaro fischia la fine. E la Lazio esulta per il terzo squillo stagionale in pieno recupero. La costante è il 95', un minuto benedetto in questo inizio di stagione.
Gli altri due gol sul gong sono arrivati in Champions League. Apre le danze il colpo di testa di Provedel contro l'Atletico Madrid, che regala un punto ai biancocelesti e scrive l'1-1 finale. L'altro lo firma Pedro al Celtic Park di Glasgow che firma il gol della rimonta e regala tre punti ai biancocelesti. Ora tocca a Ciro, la Lazio è tornata a ruggire in pieno recupero. Un aspetto che mostra lo spirito di un gruppo che non esce dalla partita e che mostra una crescita sul piano della mentalità.
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