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La Cremonese spaventa ma non basta: la Lazio vince e prenota il volo per l’Arabia

Lazio-Cremonese
Serve una doppietta di un ottimo Sergente a regalare 3 punti ai biancocelesti, insieme al gol in apertura di Hysaj. Radu chiude con la fascia
redazionecittaceleste

Di Michele Cerrotta

Non può essere una partita come le altre l’ultima di questa stagione all’Olimpico. Stadio vestito a festa, per accogliere gli eroi del 26 maggio e per tributare il giusto saluto a Stefan Radu, all’ultima gara casalinga prima del ritiro. I quaranta minuti di festa prima del fischio di inizio non fanno però calare l’attenzione della squadra, alla ricerca di tre punti che garantirebbero la qualificazione alla prossima Supercoppa. E l’inizio dei biancocelesti è subito a ritmi altissimi: perfetta la palla di Luis Alberto per Immobile che, spalle alla porta, gira preciso per Hysaj. Il terzino è freddo e non sbaglia: Lazio in vantaggio - dopo convalida del Var per possibile fuorigioco - e festa grande in campo e sugli spalti. Il gol non spegne l’entusiasmo dei biancocelesti e di un galvanizzato Hysaj: la squadra di Sarri continua a spingere schiacciando la Cremonese nella propria metà campo.

Il primo squillo ospite arriva al 23’ con Tsadjout, che spaventa Provedel con un tiro che sfiora il palo. Un minuto dopo Sernicola prende il primo giallo della gara per un fallo su Hysaj. Serve poco meno di un quarto d’ora per vedere il secondo gol della Lazio. Dopo alcune sgroppate non riuscite, è finalmente buona al 37’ quella di Pedro sulla fascia destra. La palla arriva a Milinkovic che di prima intenzione non sbaglia e raddoppia, correndo a esultare insieme a Radu in panchina. Il primo tempo si chiude senza recupero e con la Lazio che continua a spingere. Nessun cambio alla ripresa e stesso copione in campo, con i biancocelesti che si rendono subito nuovamente pericolosi. Lo squillo della Cremonese arriva al 54’: Galdames calcia dal limite imbeccato da Valeri, il tiro viene deviato da Casale e la palla entra alle spalle di un incolpevole Provedel.

La Lazio barcolla, Lazzari la punisce: su un cross innocuo è ingenuo Lazzari nel colpire in modo scoordinato e verso la propria porta. Provedel, preso in controtempo, non può nulla: palla che sbatte sul palo ed entra in porta. Subito dopo fuori Ciofani nella Cremonese, dentro Buonaiuto. Al 60’ cambia anche Sarri: fuori Pedro, dentro Felipe Anderson. I biancocelesti accusano i due gol ravvicinati e si abbassano troppo, ci prova allora proprio Felipe Anderson a suonare la carica al 65’ con un tiro che impegna Sarr. Un minuto dopo ammonito Galdames che trattiene Felipe Anderson. Al 68’ fuori Galdames e Valeri, dentro Castagnetti e Quagliata. Tre minuti dopo si divora un gol clamoroso Immobile, che spara alto dopo un assist al bacio di Milinkovic. Al 72’ ammonito anche Zaccagni. Biancocelesti anche sfortunati al 75’ con un salvataggio avversario sulla linea di porta su un calcio d’angolo.

Due minuti dopo fuori Lochoshvili, dentro Vasquez. All’80’ fuori Hysaj, dentro Pellegrini che viene subito ammonito per aver fermato una ripartenza a centrocampo. Al 90’ arriva l’episodio che cambia la partita: esce malissimo Sarr su un calcio d’angolo, la palla rimane lì dopo un rimpallo perfetta per il tap-in di Milinkovic. Torna in vantaggio la Lazio! Cambia subito Sarri: fuori Luis Alberto e Zaccagni, dentro Basic e Radu, osannato dall’Olimpico, che chiude la sua carriera con la fascia al braccio. L’arbitro concede cinque minuti di recupero. Minuti che bastano per far prendere un cartellino rosso a Sarri, ma che non bastano a cambiare il risultato. La Lazio vince, Radu chiude con tre punti, Champions e Supercoppa una lunga e bellissima storia d’amore.