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Sarri
Due vittorie di misura contro Roma e Monza proiettano una Lazio in fiducia alla sfida di domani sera sul campo della Juventus. La squadra ha ritrovato certezze, soprattutto nella fase difensiva grazie ai due 1-0 consecutivi tra derby e giovedì. Mancheranno sia Immobile che Zaccagni a Torino e allora toccherà ancora una volta a Felipe Anderson trascinare l'attacco biancoceleste. L'obiettivo è chiudere al meglio un 2022 positivo e mantenere l'imbattibilità nelle gare in trasferta in questa stagione.
Il gruppo si è compattato, soprattutto nell'ultima settimana. La sconfitta contro la Salernitana e l'eliminazione dall'Europa League hanno inciso: la Lazio senza Immobile e Milinkovic doveva reagire. E farlo vincendo il derby aiuta molto la fiducia della squadra. Tanto però passa anche dall'intelligenza di Sarri, in una veste diversa dalle etichette che gli vengono affibbiate: meno 'giochista' e più 'risultatista' verrebbe da dire. I numeri lo confermano: la sua squadra ha abbassato il baricentro e si è difesa in maniera più compatta per ritrovare solidità. Nel derby contava solo il risultato e questo Sarri lo ha capito a pieno, ormai si è calato perfettamente nella realtà romana. Tanto da snaturare, in parte, le sue idee per ritrovare continuità di risultati in un momento difficile, con assenze pesanti a cui dover sopperire. È un Sarri che vince di 'corto muso', le due vittorie per 1-0 non sono casuali ma figlie di un cambiamento apportato dall'allenatore, magari temporaneo viste le assenze e i ritmi frenetici del calendario. Ciò che conta è che la sua squadra ha ritrovato quella solidità difensiva che gli ha permesso di conquistare punti importanti ad inizio stagione. E domani sera un Sarri in versione Allegri sfiderà l'originale.
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