Lazio, Correa lancia la sfida ai nerazzurri: il Tucu vuole vincere

ROMA - Qualche ora fa il nuovo acquisto della Lazio, Gonzalo Escalante, ha rilasciato una lunga intervista per un quotidiano argentino nella quale ha raccontato il suo passaggio dall'Eibar, in Spagna, alla Capitale. In quella chiacchierata, il mediano sudamericano ha parlato di Joaquin Correa come il suo migliore amico. Il Tucu ha saputo far integrare il nuovo arrivato in un gruppo già compatto da anni. Questo la dice lunga su quando sia importante, all'interno di uno spogliatoio, avere giocatori aggreganti. Senza contare il supporto sul campo che riesce a dare l'ex Siviglia quando è un grande spolvero.

LA STAGIONE - L'annata di Joaquin Correa non è stata delle migliori, visto che all'attivo in questo campionato ha segnato appena due reti. Tuttavia, la seconda punta biancoceleste ha già messo la formazione di Antonio Conte nel mirino. Domani sera, alle 20:45, i capitolini saranno ospiti dei nerazzurri a San Siro. La sfida clou di San Valentino darà delle serie indicazioni circa il prosieguo della Serie A. Dopo l'eliminazione dalla Champions League e dalla Coppa Italia, al mister salentino e ai suoi uomini non resta che giocarsi lo scudetto. Alla luce degli importanti investimenti avanzati dalla società, l'obbligo del tecnico è quello di portare dei risultati concreti. I 12 milioni di euro che percepisce Conte ogni stagione, devono portare a qualcosa. Anche se manca il lavoro di squadra all'interno dell'ex Internazionale, ci sono comunque dei singoli giocatori capaci di cambiare le sorti di ogni partita.

LA COPPA - Considerando che questa settimana al centro sportivo di Formello mister Simone Inzaghi ha avuto più o meno tutto il gruppo a disposizione, è lecito pensare che sfiderà i capitolini con la coppa d'attacco titolare. Ossia, quella composta da Ciro Immobile e dal Tucu. Quest'ultimo, poche ore fa ha condiviso uno scatto dell'ultimo allenamento e ha scritto "aspettiamo domenica". La carica dell'argentino suona, per così dire, quasi come una minaccia. Correa può essere l'arma in più.