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Lazio, contro il Cagliari sarà premiato Milinkovic: il migliore di gennaio

redazionecittaceleste

Sergej Milinkovic-Savic della Lazio è stato eletto miglior giocatore del mese di gennaio. Stasera contro il Cagliari il riconoscimento

Di A. Federico Di Placido

ROMA - Sergej Milinkovic-Savic è a tutti gli effetti un'arma in più per questa Lazio. Quando sta bene è in grado di svolgere sia i compiti di Luis Alberto, in fase di costruzione, sia quelli di Lucas Leiva, in fase di interdizione. Per non parlare di che garanzia sia per ciò che concerne il gioco aereo. Ancora oggi si può dire che il classe 1995 serbo sia tra i centrocampisti più completi e desiderati d'Europa. Quando non vestirà più la maglia biancocelesti sarà per molti vera nostalgia. Anche se la società è stata a brava a tenerselo stretto facendolo sentire al centro del progetto, come il Sergente stesso ha recentemente dichiarato, il suo futuro è lontano dalla Capitale. Magari in qualche top club come il Real Madrid.

IL PREMIO - Tuttavia, finché il Sergente farà parte di questo gruppo, sarà un biancoceleste al cento percento. Basterebbe seguirlo ogni tanto sui social, oppure ascoltare attentamente le sue parole in qualche post partita per accorgersi di quanto l'esperienza alla Lazio lo abbia cambiato. Facendo diventare un giocatore a tutti gli effetti. Anche lontano dalla Capitale il serbo sarà sempre un idolo per gran parte dei sostenitori capitolini. Comunque sia, stasera contro il Cagliari, Milinkovic riceverà dalla Lega Serie A il riconoscimento di miglior giocatore di gennaio. Se la Lazio è riuscita a vincere tutte e cinque le ultime partite di campionato, è merito anche del serbo che nelle sfide del mese scorso, ha messo a segno due assist e un goal. I quali hanno aiutato concretamente la formazione di Simone Inzaghia risalire la china. Prima di iniziare una nuova avventura chissà dove, Sergej spera di contribuire ai prossimi successi della Lazio. Il sogno sarebbe lo scudetto, manche il passaggio ai quarti di finale di Champions League sarebbe un traguardo niente male. Se il serbo riuscirà a trovare continuità, potrà persino ambire a traguardi individuali di tutto rispetto. Può sembrare un'eresia, ma il Pallone d'Oro non è impossibile.