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RIVIVI IL LIVE | Noslin: “Ringrazio Baroni per la fiducia. Sulla Lazio…”

Michele Cerrotta
Le dichiarazioni nella conferenza stampa di presentazione ufficiale di Tijjani Noslin con la maglia della Lazio direttamente da Formello

Dopo le visite mediche, è tempo di presentazione per Tijjani Noslin. Direttamente dalla sala stampa del centro sportivo di Formello, il nuovo giocatore della Lazio si presenta ai nuovi tifosi, rispondendo alle domande dei cronisti presenti. Nel pomeriggio, poi, il primo allenamento agli ordini di Baroni, mentre è prevista per domani la partenza per il ritiro di Auronzo di Cadore. "Sono molto felice di essere qui, nel mio primo grande passo in questo club importante. Farò di tutto per dare il massimo: voglio conquistare tanti trofei, è quello che vogliamo. Ho 25 anni compiuti da poco e sono un nuovo giocatore della Lazio: darò tutto per questa squadra", le prime parole.

Nell'ultimo anno ti è cambiata la vita: cosa significa per te arrivare alla Lazio?

"La maggior parte mi conosco dai tempi del Fortuna. Ho fatto tanti passi come giocatore per arrivare fin qui: diverse persone mi hanno aiutato in queste persone che mi hanno aiutato".

Quali sono gli insegnamenti di Baroni? Ti dà responsabilità esser stato pagato così tanto?

"Prima di tutto, sono contento che Baroni abbia suggerito il mio nome. Questo dimostra fiducia, nonostante i pochi mesi passati insieme al Verona. L'importante è guardare sempre in avanti, mai indietro: qui alla Lazio c'è tanta qualità. Per quanto riguarda la pressione, non la sento sinceramente. Io penso solamente giocare a calcio, è quello che amo. So che il mio cartellino è stato pagato tanto, so che la gente si aspetta tanto da me".

Tu hai giocato in vari ruoli: in quale ti senti meglio?

"Per me la cosa più importante è giocare, non importa se a destra o sinistra. Cerco sempre di dare il meglio in ogni posizione del campo, per aiutare la squadra e tornare a giocare la Champions League con la Lazio".

Cosa ti ha detto Baroni appena arrivato in Italia? E su Immobile...

"E' bello sentire che un allenatore come Baroni mi ha dato la fiducia per arrivare qui. Non so se Immobile andrà via, in ogni caso io farò del mio meglio per trovare il mio posto e aiutare la squadra".

Ti sei prefissato un obiettivo di gol per la prossima stagione?

"Ho segnato cinque gol e quattro assist, sono stato felice del mio contributo dato al Verona. Adesso sto alla Lazio, ogni partita sarà difficile e il livello più alto: non ho obiettivi, ma voglio aiutare la squadra in ogni modo possibile".

Cosa rappresenta per te giocare nello stesso ruolo di Felipe Anderson?

"Se guardo i giocatori avuti dalla Lazio vedo molte leggende. Come Felipe, Immobile... Spero un giorno anche io di arrivare al loro livello. Le persone intorno a me saranno di alto livello, la squadra ha tanta qualità e spero di poter dire la mia con i gol e gli assist".

Qual è il tuo punto di forza e in cosa puoi migliorare?

"Penso che posso crescere in ogni aspetto. Non si finisce mai di imparare, anche nel modo di correre e di segnare. Spero che i giocatori che ho intorno possano aiutarmi anche a migliorare, per diventare una risorsa sempre più importante per la squadra".

Ci racconti la trattativa che ti ha portato qui? E cosa sai del derby di Roma?

"Sono molto grato per essere arrivato qui, anche per le belle parole del direttore. Ho sentito della Lazio la prima volta circa due settimane prima della fine del campionato, tramite mia sorella. Una volta arrivato in vacanza il mio agente mi ha detto che la trattativa era quasi arrivata al termine. Non vedo l'ora di giocare il derby, se ne parla molto in città. E' una partita grandissima, spero di poterli vincere entrambi".

Cosa ti ha colpito della Lazio? E qual è il tuo obiettivo a lungo termine?

"La prima volta all'Olimpico è stata emozionante. Nonostante il periodo di difficoltà, penso che lo stadio fosse pieno a metà. Immagino completamente pieno che carica possa dare. Ogni cosa che è successa nella mia carriera mi ha dato la carica di continuare senza mai mollare, anche il periodo in cui facevo il rider. Il mio sogno è la Nazionale, credo sempre nella possibilità".

Può vincere l'Europeo l'Olanda? Puoi raccontare le tue caratteristiche come giocatore?

"Ho guardato ogni partita dell'Olanda. Abbiamo avuto qualche difficoltà, spero che stasera possano battere l'Inghilterra e conquistare la finale. Li sosterrò fino all'ultimo. Sono un giocatore che basa le sue giocate sulle sensazioni. Voglio sentire la connessione con i miei compagni, il mio modo di giocare è basato sulla velocità, l'individualità e segnare tanti gol. Da ogni giocatore si può imparare: il mio modello sono i vari Mbappe, Leao, Vinicius, Demble, Yamal".

Hai raccontato della tua amicizia con Sneijder: qual è il vostro rapporto?

"Lui mi ha aiutato molto nella scelta. Mi ha raccontato della Lazio, dicendomi quanto fosse importante come club, e quanto fosse importante per la mia carriera e il mio futuro. Ne abbiamo parlato molto e il suo parere è stato fondamentale".

Una curiosità sul tuo ruolo e su quanto ti piace svariare in campo...

"Non penso che la posizione sia troppo importante, almeno per me. Posso giocare in ogni ruolo dell'attacco, per me quello che conta è giocare e aiutare la squadra. Spero di cominciare a segnare anche da calcio di rigore, finora non mi è mai capitato".

Sei ancora molto giovane: la Lazio ha avuto molti giocatori olandesi, hai seguito qualche tuo connazionale nella Capitale?

"So che De Vrij ha giocato qui ed è un grande giocatore, lo seguo ancora per via della Nazionale. Penso sia un grande giocatore e tutti qui a Roma si ricordano di lui. Spero di raggiungere lo stesso suo livello qui alla Lazio. Non seguo molto i giocatori, penso più a me stesso e su cosa posso migliorare".

Sei qui da pochi giorni: hai avuto modo di parlare con qualcuno nello spogliatoio?

"Sono appena arrivato, questo è il mio terzo giorno qui. Sono stato accolto benissimo da tutto il gruppo, non ho avuto ancora grandi conversazioni con i compagni ma solo la possibilità di salutarli. Lo staff tecnico mi ha accolto benissimo: non vedo l'ora di partire per il ritiro ed entrare in forma in vista della stagione".

Quanto è stato importante per te Baroni e che tipo di allenatore è?

"Penso che Baroni sia stato fondamentale per me. Ho un buonissimo rapporto con lui, fin dal mio arrivo a Verona. Mi ha aiutato a conoscermi meglio e a migliorarmi, vuole sempre vincere. Anche con il Verona voleva vincere ogni partita, anche contro squadre più forti di noi. E' un allenatore che crede nei suoi giocatori, dando continua fiducia".