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RIVIVI IL LIVE | Lazio, Gigot: “Nesta uno dei miei modelli. E sul derby…”

Gigot
Le dichiarazioni in conferenza stampa di Samuel Gigot, nuovo difensore centrale della Lazio, arrivato proprio a fine mercato dal Marsiglia
Edoardo Benedetti Redattore 

Insieme a Boulaye Dia, si presenta ai tifosi biancocelesti anche Samuel Gigot. Il difensore è arrivato nelle ultime ore di mercato per rinforzare la difesa della Lazio, orfana di Casale ceduto al Bologna. Ai microfoni della sala stampa, il giocatore arrivato dal Marsiglia ha risposto alle domande dei cronisti presenti.

Queste le parole di Fabiani: "Cercavamo un difensore che determinate caratteristiche, e queste le abbiamo individuate in Gigot. Non è stato facile portarlo alla Lazio perché aveva molte altre richieste. Poi, secondo me, con il suo amico Guendouzi si è informato e ha iniziato a pensarci seriamente. Ha anche rifiutato qualche squadra in Italia che disputa la Champions League. Da questo punto di vista abbiamo capito come società che è un ragazzo alla ricerca di un progetto serio. Lui viene dal Marsiglia, ne è stato capitano per anni e gli auguriamo il meglio con la Lazio".

Queste, invece, le prime parole di Gigot: "Voglio ringraziare Fabiani e il presidente per l'occasione. Sono in un grande club come la Lazio e per me è una grande opportunità".

Baroni ti chiede un lavoro diverso rispetto a Marsiglia? E per te che sei difensore, come vedi la Serie A?

"Ci sono stati dei grandissimi difensori qui, ho imparato molto da loro. Ho avuto anche tanti allenatori italiani, quello che vedo qui lo rivedo nella mia carriera. Ascolto molto Baroni, lavoriamo tanto sulla linea".

Tra i tuoi modelli c'è qualche difensore italiano? Cosa pensi di poter dare alla Lazio?

"Tutti i vecchi difensori italiani per me sono dei modelli. Fin da piccolo mi ispiravo a Cannavaro, così come Nesta. Loro hanno segnato la storia del calcio italiano. In questa stagione vogliamo dare tutto, sia in campionato che in Europa League".

Ti ha detto qualcosa Guendouzi? E giocare con Romagnoli, Patric, Gila...

"Con Matteo ho parlato molto, soprattutto negli ultimi giorni. Ma non ha dovuto convincermi: avevo già voglia di una grande sfida. Al Marsiglia abbiamo imparato a uscire dal campo sempre con la maglia sudata. Il nostro obiettivo è rendere fieri i tifosi e la società. Per quanto riguarda la linea difensiva, non ho preferenze: posso giocare con chiunque".

In carriera hai segnato molto nei derby, hai già immaginato cosa può essere qui a Roma? 

"E' stata la prima cosa a cui ho pensato, il derby. L'importante sarà vincerlo, non segnare. So quanto conta per i tifosi".

Qual è il tuo obiettivo personale qui alla Lazio? E qual è l'idea che avevi prima di arrivare qui del club?

"Il mio obiettivo primario è rimettermi in forma e giocare il più possibile. In un grande club non c'è tempo da perdere, voglio giocare il più possibile e farlo bene. La Lazio è un grande club, quando mi ha chiamato ho pensato subito di dover venire. Tanti anni fa ho giocato con Marusic, quindi l'ho seguita anche in passato".

Ti senti già pronto per giocare? E quali sono le tue sensazioni?

"Io so che devo essere al 100%, la sosta mi ha fatto bene. Non vedo l'ora di conoscere il pubblico, ero allo stadio contro il Milan ed è stato fantastico".

Oltre in campo, puoi dare qualcosa in più anche a livello di carattere?

"Non amo parlare troppo di me, non mi piace mettermi in vetrina. So che darò sempre il 100%".

Hai avuto tanti allenatori italiani in carriera: in cosa ti hanno migliorato e in cosa stai riscontrando diversità in Baroni?

"Ho sicuramente sentito la preparazione fisica, ma anche la tattica. Ho imparato da tutti nonostante avessero delle diversità. In tutti ho notato la voglia di vincere e di fare male all'avversario".