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Una class action contro il Triangolo di Amsterdam: i Laziali si muovono. La situazione

Edoardo Pettinelli Redattore 
Irremovibili gli olandesi sul divieto imposto ai tifosi laziali per la trasferta con l'Ajax. Oltre 500 stanno organizzando una class action

Era arrivata già intorno alle 12 di ieri la conferma da parte della Sindaca di Amsterdam, Femke Halsema, sul fatto che la trasferta del prossimo 12 dicembre rimarrà vietata ai tifosi della Lazio. Nessuna apertura dunque, con la nota ufficiale diramata lo scorso 26 novembre dopo una riunione tra la Sindaca, il Questore e il Capo della polizia (ribattezzato il Triangolo di Amsterdam).

Stesso giorno in cui è datata anche la comunicazione dell'ambasciata italiana in Olanda in merito alla sospensione temporanea dell'adesione al trattato di Shengen (libera circolazione in Europa dei cittadini) a partire dal prossimo 9 dicembre (appena 3 giorni prima della sfida tra Ajax e Lazio).

Decisione, per dovere di cronaca, già annunciata lo scorso 13 novembre, ma che da forza giuridica a un'ordinanza che sembra più politica che altro. L'Ajax dovrà inevitabilmente procedere al rimborso dei biglietti dello Stadio, ma la Lazio vuole ottenere anche quello di voli e alberghi. Nel frattempo i laziali non sono rimasti a guardare, in circa 500 stanno organizzando una class action attraverso l'avvocato Marini.

Obiettivo dei tifosi: portare una denuncia alla Corte europea dei diritti dell'uomo e alla procura di Roma contro il Triangolo di Amsterdam (la Sindaca, il capo della polizia e quello del governo olandese). Non è da escludere che molti sostenitori decidano di raggiungere ugualmente la Capitale d'Olanda, che non potrà vietare lo sbarco di italiani.

E qui si teme il peggio, con la Sindaca che ha sottolineato come in caso di disordini le forze dell'ordine sono pronte alla reazione e con la Lazio che si sta adoperando affinché venga riservato a tutti un trattamento adeguato. A prescindere da qualsiasi decisione, la considerazione inumana nei confronti dei tifosi della Lazio deve portare reazioni non solo sportive, ma anche politiche.