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Immobile
Un piccolo spavento c'è stato quando giovedì, al rientro delle squadre dallo spogliatoio, non si è visto Immobile. Contro la Juve Ciro è rimasto negli spogliatoi gelando per un secondo il sangue di tutti i tifosi della Lazio. Poi la rassicurazione: la staffetta era prevista e, a mente lucida, prevedibile. Immobile sarebbe uscito all'intervallo a prescindere dal gol di Bremer sul finire del primo tempo, non poteva superare i 45 minuti di gioco. Lasciarlo in campo lo avrebbe esposto al rischio di una ricaduta: scelta e opzione non considerabile da parte di Sarri. Si capisce anche meglio il disagio del tecnico a modulare il tunrover e organizzare una squadra giocando ogni tre giorni senza il centravanti di ruolo alternativo a Immobile.
Con la testa già al Verona Sarri, per ritrovare al meglio il reparto offensivo, dovrà ritrovare il miglior Immobile. Ciro è l'unico vero insostituibile di questa squadra e per questo da qui alla fine della stagione andrà gestito al meglio senza più correre inutili rischi: la prima parte di stagione è stata maestra da questo punto di vista. Il rientro in campo dovrà essere graduale anche a Verona dove, dopo i 45 minuti giocati contro la Juventus, è pronto a giocarsi almeno un'ora di partita. La necessità è quello di rivederlo esultare con costanza per la Lazio e per ritoccare ancora i suoi numeri in termini di gol.
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