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Farris, l'amuleto biancoceleste
Massimiliano Farris, vice di Simone Inzaghi ha parlato quest'oggi a Lazio Style Channel per presentare il match di domani contro il Verona al posto del tecnico piacentino, risultato positivo al COVID-19 insieme a tutta la sua famiglia. Ecco le principali parole del vice tecnico:
"E' stata una settimana particolare, abbiamo saputo della positività del mister. La cosa più importante è che lui e la famiglia stiano bene. La tecnologia ci sta aiutando tantissimo, Simone è in costante collegamento con noi. E' mancata solo la presenza fisica. Domani dovremo contrastarli sotto il profilo dell'intensità e della voglia di fare, sappiamo quanto carattere dà Juric alla sua squadra. Siamo consapevoli che una parte della nostra possibile qualificazione alla Champions passa per domani, è una partita molto importante da vincere. La squadra sta bene, abbiamo lavorato con grande intensità. Siamo molti intensi e avere giocatori come Marusic abili a giocare in più ruoli è simbolo di duttilità".
Potrà l'assenza di Inzaghi incidere sul gruppo? Non dovrebbe ma questo non significa che non potrebbe accadere. Il tecnico piacentino dirigerà comunque la squadra da remoto, un po' come fatto dal CT Mancini lo scorso novembre. E soprattutto si affiderà a Massimiliano Farris, suo vice e che spesso ha fatto le sue veci. Spesso con successo, come accaduta l'ultima volta in cui Inzaghi non era in panchina, lo scorso luglio a Torino contro i granata. Certo le altre volte, essendo squalificato, il tecnico era presente materialmente alle gare, tranne l'essere in panchina. Questa volta non ci sarà proprio ed è leggermente diverso. Questo non dovrebbe cambiare nulla e i primi segnali erano arrivati dagli allenamenti dove lo stesso Farris e gli altri membri dello staff hanno sempre chiesto intensità e usati gli stessi ritmi di cui è solito Inzaghi. Certo magari mancherà vederlo in panchina martellare i suoi e quasi spingerli verso la porta, quando spesso si agita e fa sentire il suo apporto, prova della sua afonia quasi sempre ad ogni fine partita. Dunque a Verona sono attese risposte, la Lazio dovrà dimostrare di essere in grado di fare la differenza anche senza il suo condottiero in panchina. Le premesse ci sono, starà ai ragazzi trasformarle in realtà.
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