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Cesar: “La mia Lazio un gruppo di campioni, oggi grandi allenatori”

Notizie Lazio: parla Cesar
Le parole dell'ex centrocampista biancoceleste su Inzaghi e Conceicao, suoi ex compagni alla Lazio che domani si affronteranno in Champions

redazionecittaceleste

Cinque stagioni con la Lazio, dal 2001 al 2006, con 86 presenze e 13 gol segnati per Cesar Aparecido Rodrigues, meglio noto come Cesar o "Cesaretto" nella Roma biancoceleste. Il calciatore brasiliano ha rilasciato un'intervista a Tuttosport in vista dell'impegno di Champions League che vedrà impegnato l'Inter di Simone Inzaghi contro il Porto di Sergio Conceiçao. I due allenatori che si affronteranno agli ottavi di finale li conosce bene e da vicino, in quanto ex compagni ai tempi della Lazio. 

Che compagni erano Inzaghi e Conceiçao?

"Due grandi professionisti, ma anche due persone intraprendenti, intelligenti. Quello era un gran bel gruppo, con tanti campioni che hanno poi intrapreso una carriera importante da allenatore"

Si intuiva già all'epoca che sarebbero diventati allenatori di grandi livello?

"Era difficile prevedere che diventassero allenatori di questo spessore. Magari lo potevi pensare di Simeone o Mihajlovic, mentre Simone e Sergio erano diversi. Però erano due ragazzi molto attenti a recepire le indicazioni dei grandi maestri che abbiamo avuto. Io non ho avuto la fortuna di avere Eriksson, ma Zoff, Zaccheroni e soprattutto Mancini ci hanno insegnato tanto. Per me Roberto è stato un mentore"

Gli ex compagni di Pippo Inzaghi hanno sempre raccontato di lui come un grande conoscitore di calcio. Simone com'era?

"Come il fratello, curioso, sapeva tutto di tutti. Ricordo soprattutto quando eravamo in ritiro, lui guardava tutte le partite e a cena ci raccontava le caratteristiche degli avversari che avremo affrontato. Sergio era più discreto". 

Lei ha lavorato per due stagioni nel settore giovanile della Lazio, nello stesso momento in cui c'era Inzaghi...

"Nell'annata '12-'13 Simone guidava gli Allievi Nazionali, io i Regionali. Ci confrontavamo spesso, giocavamo partitelle contro. Posso dire che il Simone di oggi non è cambiato, è ovviamente cresciuto, ha arricchito il suo bagaglio, ma già allora giocava con questo sistema. I giocatori si muovevano come oggi ed i cambi erano simili. Aveva una mentalità di gioco che ha mantenuto".

Conceiçao invece si affida ad un 4-4-2 come quello della vostra Lazio.

"Sì, forse perché lui era un'ala e il 4-4-2, così come il 4-3-3, sono sistemi ideali per chi giocava nel nostro ruolo, visto che anch'io giocavo sulla fascia. Così puoi schierare due elementi di fantasia senza chiedergli grandi compiti difensivi avendo un difensore alle spalle". 

Oggi Cesar dove preferirebbe giocare? Nel 3-5-2 di Inzaghi o nel 4-4-2 di Conceiçao?

"Nel 4-4-2, mi trovavo benissimo con Favalli che mi copriva".